Dolore e polemiche. All’indomani della terribile tragedia di ieri che si è verificata nella riserva delle Maccalube (o Macalube) di Aragona, a 15 Km da Agrigento, dove due bimbi sono morti per l’esplosione di un vulcanello, la Sicilia si divide tra colpevolisti e fatalisti.
Legambiente, che ha in gestione quell’area, ha tirato fuori dal cappello la scarsezza dei fondi regionali che non avrebbe consentito di installare un monitoraggio appropriato. La Regione, dalla sua, manda a dire che, comunque, la scelta di come spendere le risorse era in capo all’associazione ambientalista.
Polemiche, a nostro giudizio inutili. Sulle responsabilità sta indagando la Procura di Agrigento. L’ipotesi è l’omicidio colposo. Ipotesi pesantissima per la quale certamente ci saranno degli indagati.
Ma al di là dell’inchiesta e al di là delle polemiche, una domanda regna sovrana: ma a chi diavolo è venuto in mente di fare di un’area tanto affascinante quanto pericolosa una riserva?
Su un fatto, infatti, non ci sono dubbi: si tratta di una zona pericolosa. Terreno argilloso costellato di vulcanelli che, come spiegano dall’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “sono vulcani in miniatura. A generarli , è la risalita di gas ed acqua dal sottosuolo. Nel momento in cui l’acqua attraversa zone ricche di argilla, questa diventa ‘plastica’. Si forma così un materiale fluido che gradualmente viene portato verso la superficie dalla costante risalita dei gas e continua ad accumularsi fino al punto in cui la pressione dei gas non diventa tale da provocare una sorta di ‘eruzione’, un ribaltamento che può produrre emissioni di fango capaci di raggiungere un’altezza compresa fra 10 e 25 metri”.
Ancora, sempre secondo l’INGV: “Non è possibile prevedere fenomeni come quelli di ieri” perchè i vulcanelli e la loro attività sono fenomeni ancora poco conosciuti “che vanno studiati”.
Proprio l’imprevidibilità di attività vulanciche del genere, e la consapevolezza della scarsa conoscenza del fenomeno, avrebbe dovuto spingere il legislatore a non farne una riserva, peraltro, aperta al pubblico. O no?
Intanto, con questo video che vi riproponiamo e che abbiamo realizzato nel settembre del 2013, vi portiamo alla scoperta della riserva. Questo il link per il video:
Alla scoperta delle Maccalube. Walking on the moon VD
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