Toninelli in visita sulle Madonie, l’appello corale dei sindaci «Il ministro ci incontri, serve task force per collegamenti»

Danilo Toninelli, ministro italiano delle infrastrutture e dei trasporti in quota Movimento 5 Stelle sbarcherà oggi in Sicilia. La visita dell’uomo di Governo consentirà di esaminare da vicino lo stato in cui versano le linee di collegamento stradali dell’Isola: oggi è atteso sulla A19 a ridosso del viadotto Himera, dove un pilone ha registrato un cedimento due anni fa, deviando la circolazione autostradale su arterie secondarie e attualmente cantiere aperto, poi domani nei cantieri Rfi e Anas della statale che collega i tre capoluoghi di provincia di Palermo, Caltanissetta e Agrigento.

A riceverlo nei due giorni saranno i prefetti di Palermo Antonella De Miro e di Agrigento Dario Caputo. Toninelli incontrerà il presidente della regione Nello Musumeci, tuttavia quando metterà piede a Scillato e si troverà in pieno territorio madonita, non pare ci sarà modo di interloquire con gli amministratori locali. Non è previsto infatti alcun incontro con i sindaci, nonostante questi ultimi abbiano esplicitato la volontà – ma soprattutto la necessità – di un confronto con chi conosce i veri disagi quotidiani dei cittadini costretti da anni a viaggiare su strade con scarso stato di sicurezza ed efficacia.

A sollevare la polemica Pietro Macaluso, presidente dell’Unione dei Comuni Madoniti: «Apprendiamo dai social che lunedì 19 novembre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli sarà in visita nel territorio delle Madonie per effettuare alcuni sopralluoghi sullo stato di sicurezza della rete viaria. I cittadini madoniti conoscono, purtroppo a loro spese, lo stato di grave criticità nel quale versa il sistema viario da anni abbandonato e privo di qualsiasi intervento di manutenzione anche ordinaria da parte degli organi competenti – dice il sindaco di Petralia Soprana – Auspichiamo che il ministro possa rendersi conto di persona dei gravi disagi e delle enormi difficoltà con le quali ci confrontiamo quotidianamente e gradiremo potergli rappresentare direttamente la necessità di interventi urgenti e non più rinviabili».

Adesso la critica si fa corale, giacché anche il primo cittadino di Isnello ha voluto commentare lo smacco del ministro: «È necessario, a mio avviso, che il sistema viario in Sicilia e in questo caso delle Madonie riceva le giuste attenzioni – sostiene Marcello Catanzaro – Non può esserci sviluppo senza una rete di collegamenti sicura e senza un servizio di manutenzione della stessa costante e organizzato le Madonie oggi soffrono una mancanza in questo senso. Occorre parlarne e interessarsene sul serio. Mi sarei aspettato che il ministro incontrasse, qui nelle Madonie, i sindaci del comprensorio, i veri conoscitori delle criticità del territorio».

Più fiducioso invece Giuseppe Minutella, sindaco di San Mauro (altro ente con enormi difficoltà di collegamento stradale e che soffre un certo isolamento territoriale) che in qualità di delegato per la viabilità della giunta dell’Unione sta cercando di formare una delegazione per incontrare il ministro e che assicura, certamente sarà presente per tentare una interlocuzione. «Come Comune dell’area SNAI – spiega inoltre Minutella – si potrebbe usufruire di diverse risorse economiche che ci sono ma non si riescono a trasformare in progetti esecutivi. Il paradosso è che abbiamo le risorse ma non possiamo spenderle. Vorremmo dire al ministro Toninelli che è tempo di passare all’azione»

Sono molteplici le strade interne sui cui bisogna intervenire come la SP24, la SP8, la SP9. Per queste tratte sono già disponibili dei fondi, ma mancano i progetti esecutivi: «Istituire una task force al di fuori degli uffici tecnici dei comuni, delle province e delle regioni: è questa la proposta più seria che si possa fare – commenta Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo – Non è importante che il ministro ci incontri o meno, purché si inizi a intervenire sui collegamenti provinciali e statali che garantiscono i collegamenti interni del territorio». 

Sofia D'Arrigo

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