«Venti giorni, al massimo un mese». Poi, secondo l’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni, la fontana monumentale del tondo Gioeni sarà cosa fatta. Ma lo sarà? Nel corso dei mesi, l’appalto si è mutato in uno stillicidio di profezie sbagliate sui tempi necessari per la conclusione dei lavori. Dai «sei mesi» ipotizzati nel febbraio 2017 da un Enzo Bianco forse troppo primaverile, alle date a rincorsa fornite dallo stesso Giorgianni: ottobre 2017, dicembre 2017, infine un momento imprecisato tra marzo e aprile 2018. Ed eccolo qui, aprile 2018. Come spiega l’esponente di Sicilia Futura a MeridioNews, i lavori in muratura e quelli di natura idraulica sono conclusi. Vanno però applicate sulla facciata le mattonelle in pietra bianca che dovrebbero rendere gradevole la visione d’insieme. Ci vorrà per l’appunto un mese. Il che aggiorna l’epopea della tempistica con una nuova ora x: la metà di maggio 2018. Frattanto, pochi giorni fa, le fotografie di carpentieri abbarbicati sulla parete senza imbracatura e senza casco hanno fatto saltare sulla sedia i sindacati.
L’appalto è stato assegnato il 18 novembre 2016 alla ditta Capobianco Giuseppe, con un ribasso dell’11,86 per cento, dopo un ricorso al Tar della stessa. L’importo a base d’asta per i lavori era di 750mila euro (994mila se si considerano anche i 243mila euro alla voce somme a disposizione dell’amministrazione). Il costo finale si attesterà sui 663mila euro. Il cuore del progetto consiste nella sistemazione artistico-architettonica della parete che costeggia la rotonda: più nel dettaglio, nasceranno due fontane monumentali con acque a cascata, come detto rivestite in pietra bianca, le cui vasche saranno formate da due o da tre blocchi di pietra e comporranno altrettanti doccioni. È inoltre prevista la realizzazione di un sistema di canalizzazione dell’acqua piovana.
C’è poi la bretella di via Francesco Castorina, un’opera da circa 860mila euro che – nelle stime di Palazzo degli elefanti – dovrebbe generare una diminuzione del flusso viario sul tondo Gioeni per una percentuale compresa tra il 20 e il 25 per cento. Il crono programma di partenza prevedeva la consegna dei lavori a metà agosto 2017, ma anche in questo caso i tempi si sono allungati di molto. Per via, come raccontato da MeridioNews a settembre, di alcuni ammassi di roccia lavica che hanno costretto i tecnici ad introdurre alcune modifiche progettuali. Però, sebbene sei mesi fa il rallentamento venne quantificato in «alcune settimane», gli interventi non sono ancora finiti. Anche qui, a sentire Giorgianni, ci vorranno soltanto 20 giorni. «Abbiamo finito – spiega l’assessore – il marciapiedi di destra, stiamo per finire quello di sinistra».
Il nuovo bypass unirà, attraverso un sottopassaggio, via dei Salesiani e piazzale Aldo Moro che, allo stato attuale, sono divise da via Vincenzo Giuffrida. L’obiettivo dichiarato è quello di dare la possibilità alle auto provenienti da via Caronda di raggiungere la circonvallazione passando per via Rosso di San Secondo. A occuparsi dei lavori è la società di Messina Intercontinentale Servizio Igiene srl, che ha avviato il cantiere il 13 febbraio 2017.
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