La storia si ripete. Cinque anni dopo la vittoria dell’oro olimpico a Rio 2016, Daniele Garozzo conquista la finale di fioretto maschile individuale ai Giochi di Tokyo 2020. L’acese ha superato brillantemente anche il giapponese Shikine, 15-9 al termine di una semifinale da incorniciare.
Per il campione olimpico in carica, la giornata è iniziata quando in Italia erano scoccate da poco le 4.30, con un netto 15-6 rifilato al primo turno all’egiziano Hassan. Ottavo di finale al cardiopalma con Garozzo riuscito a spuntarla per 15-14 sull’altro giapponese Matsuyama. Poi la vittoria in scioltezza ai quarti per 15-10 contro il quotatissimo francese Lefort, numero tre del ranking mondiale, nonostante un fastidio muscolare accusato alla coscia sinistra dal siciliano. Tutt’altro che semplice la semifinale, vinta nettamente solo grazie a una prova fatta di cuore e grande sagacia tattica.
Qualità che gli hanno permesso di entrare a pieno titolo nella storia della scherma e dello sport mondiale non solo grazie all’oro olimpico vinto in Brasile nel 2016, ma anche in virtù del ricchissimo palmares. Durante la sua carriera l’atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle si è infatti laureato campione del mondo a squadre per tre volte (2015, 2017 e 2018) e ha vinto un titolo europeo individuale nel 2017, anno in cui ha anche conquistato il bronzo iridato a Lipsia. Adesso una nuova finale olimpica, con Daniele Garozzo in pedana alle 14.10 per andare oltre la storia e diventare leggenda. A sfidarlo sarà l’atleta di Hong Kong Cheung.
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