Prendete un uomo che lascia la moglie per inseguire una giovane amante, aggiungete lo sconforto e la disperazione, ma anche sprazzi di ottimismo, della donna appena abbandonata e la reazione delle figlie, che tra sconforto e sete d’avventura, affrontano lo sgretolamento della propria famiglia. Sembra un po’ una di quelle storie che capita di sentire dall’amica o dal vicino di casa. Perché la vicenda della famiglia di Urbino in vacanza a Pantelleria, raccontata da Alessio Torino nel suo ultimo romanzo Tina, uscito a giugno con Minimum Fax potrebbe essere, in effetti, quella di ognuno di noi.
E l’autore – che insegna anche Letteratura latina all’università di Urbino – ne parlerà con il pubblico catanese durante l’incontro di venerdì 15 luglio alle 20.30 della rassegna Leggo. Presente indicativo, organizzata da Radio Lab e giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Sarà più movimentato dei precedenti questo appuntamento a ingresso gratuito, organizzato in collaborazione con Rocketta, che si terrà al SAL – Spazio Avanzamento Lavori di Catania e a cui interverranno, oltre lo scrittore di Urbino, lo speaker di Radio Lab e direttore artistico della rassegna Giuseppe Lorenti, l’attrice Manuela Ventura, il musicista Daniele Salamone e il pittore e cantautore tedesco Peter Piek, che realizzerà un dipinto in tempo reale e si esibirà in concerto.
«Non scopro niente di nuovo – sottolinea l’autore di Tina a MeridioNews -. I legami familiari diventano sempre più deboli e questo può essere positivo e negativo, perché le famiglie allargate portano novità, in certi casi anche belle». Soprattutto per una ragazzina dall’aspetto selvaggio che è «una guerriera dentro» e che durante la vacanza con la mamma e la sorella resterà affascinata da una strana nuotatrice, in cui «si immedesima e rispecchia la sua femminilità». Per il personaggio – nato proprio mentre l’autore si trovava a Pantelleria e dunque indissolubile da questo luogo – è «qualcosa che ha un profumo di futuro e della vita che si sta affacciando in lei».
Più che da temi il romanzo nasce da «sentimenti e sensazioni, che sono essenzialmente da una parte la paura e il dolore e dall’altra la curiosità e l’avventura». La fine dell’unione familiare tradizionale è raccontata dagli occhi della bambina «sconvolta dal percepire che il mondo di prima non c’è più e nello stesso tempo attratta da qualcosa di nuovo». Perché la vita comunque va avanti e per la protagonista si aprono non solo scenari di sgomento dettati dalla fine del nucleo familiare, ma anche «sensazioni che portano a un cambiamento dove la paura e la curiosità per il futuro sono saldate insieme».
Anche grazie alla presenza sull’isola di vari personaggi, ognuno dei quali ha la propria storia e deve fare i conti con la propria vita. «Quelli che sembrano più deboli hanno maggiore resistenza e forza – svela l’autore – mentre quelli che sembrano più eroici e forti in realtà hanno il loro punto debole, che Tina avverte quando entra in sintonia con il loro lato più umano».
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