Reazioni quasi immediate dopo una sconfitta, buoni risultati senza i Nazionali, convivenza senza traumi e per diverse settimane con la spada di Damocle dell’istanza di fallimento. Il campionato, finora, ha detto che il Palermo ha bisogno di sollecitazioni esterne per rendere al meglio. La ‘normalità’ appiattisce questa squadra. Ne è consapevole anche Zamparini, presente questa mattina al Tenente Onorato di Boccadifalco per stare vicino a staff tecnico e giocatori alla vigilia della delicata gara interna contro la Cremonese valida per la trentacinquesima giornata e in programma domani alle ore 15. Sfida importante nel periodo cruciale della stagione. In cui un errore può essere pagato a caro prezzo e in cui anche i piccoli dettagli possono fare la differenza. Ecco perché, al culmine di una settimana inaugurata da alcuni cambi nell’organigramma tecnico (depennati il preparatore atletico Peressutti e il match analyst Varrica), il patron rosanero ha avvertito il bisogno di fare sentire la propria presenza. Di spronare il gruppo a disposizione di Tedino con l’obiettivo di creare, sul piano psicologico, le condizioni necessarie per un rush finale all’altezza delle aspettative.
Al numero uno del club di viale del Fante il Palermo visto sabato scorso contro il Pescara non è piaciuto soprattutto dal punto di vista dell’intensità, dello spirito e dell’atteggiamento. Tratti di un profilo che, domani, i rosa dovranno mostrare necessariamente se vorranno scongiurare il rischio di steccare anche il match contro la Cremonese. Come avvenuto contro il Pescara, gli uomini di Tedino affronteranno di nuovo un avversario in crisi. Che, nel caso specifico, non vince da dodici giornate (sei pareggi e sei sconfitte) e che è reduce da tre ko consecutivi. A differenza degli abruzzesi, tuttavia, la società lombarda non ha cambiato allenatore e ha rinnovato la fiducia al proprio tecnico (Tesser) sperando di trovare internamente e senza stravolgimenti le soluzioni che servono per invertire il trend negativo. Attenzione, dunque, alla voglia di riscatto di Tesser. Allenatore che, pur essendo in una posizione pericolante (una sconfitta al Barbera potrebbe essergli fatale), sa che la sua squadra ha delle potenzialità e ancora voglia di dimostrare che la vera Cremonese, al netto dei cambiamenti in itinere e anche delle assenze per infortunio, è la neopromossa brillante e garibaldina ammirata in più di una circostanza nel girone di andata.
«Anche se di solito giocano con il 4-3-1-2 non so domani come scenderanno in campo – ha ammesso Tedino durante la conferenza odierna – certamente noi dovremo giocare con rabbia, con la bava alla bocca che richiedo sempre e con umiltà. La visita di Zamparini? È chiaro che una squadra che ha delle ambizioni deve avere necessariamente anche delle pressioni ma chi pensa che il patron sia venuto qui per metterci pressione è fuori strada. Sono molto contento della sua presenza perché Zamparini, al di là dell’aspetto economico, dà un notevole contributo alla causa rosanero in termini anche di rapporti». E a proposito di rapporti con il patron, Tedino riuscirà a non farsi condizionare dalla presenza dell’imprenditore friulano nel momento in cui domani farà la formazione? «Non c’è nessun tipo di problema – ha spiegato l’ex tecnico del Pordenone – nessuno mi ha mai detto chi far giocare. Mai e poi mai. Sono sempre stato una persona leale e con una certa educazione sportiva. Dopo la partita con il Pescara ho detto al patron che avevo commesso degli errori. Ribadisco che l’allenatore può essere un valore aggiunto ma a volte può sbagliare. Io, ad esempio, sabato scorso ho fatto degli errori. In ogni caso, resto una persona che ha tanta voglia di fare bene e di dimostrare il mio valore con grande spirito di sacrificio. E vorrei che anche i miei giocatori avessero questi stimoli».
Per la gara contro i grigiorossi, che domani a centrocampo saranno privi dello squalificato Cavion e che in questi giorni hanno preparato il match in ritiro a Roma, Tedino ha convocato ventitré giocatori. Nella lista, a parte Bellusci e Morganella (l’esterno svizzero, reduce da una visita di controllo presso il Policlinico di Monza, rientrerà in gruppo entro l’ultima settimana di aprile), non figurano neanche il portiere Posavec, che questa settimana non si è allenato a causa di una sindrome influenzale complicata poi da uno stato allergico, e il difensore Rajkovic. In seguito ad un risentimento muscolare avvertito dopo l’allenamento di ieri, il serbo ha effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato un sovraccarico al semimembranoso della gamba sinistra. Sotto gli occhi di Zamparini, del presidente Giammarva e del ds Valoti, Tedino ha messo a punto questa mattina il suo piano d’azione. Che, per la gara di domani, non prevede nel 3-5-2 l’impiego contemporaneo di Nestorovski e La Gumina. Il macedone, che non segna su azione tra le mura amiche da settembre, sarà affiancato da Coronado, borderline tra il ruolo di unico trequartista e quello di seconda punta. A centrocampo salgono le quotazioni di Murawski (favorito su Chochev) nella cerniera a tre completata da Jajalo e Gnahoré, pronto al ritorno nell’undici titolare dopo l’iniziale permanenza in panchina nel match della scorsa settimana. In difesa, dovranno ‘stringere i denti’ gli acciaccati Dawidowicz e Szyminski.
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