«La frase che mi viene in mente in questo momento è Maria che botta». Maria Terranova è la nuova sindaca di Termini Imerese. Una vittoria schiacciante, a seggi ancora aperti, senza passare per il ballottaggio. Il campo largo tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico incassa così il suo primo grande successo nella città industriale del Palermitano che tante peripezie ha affrontato negli ultimi anni dal punti di vista amministrativo, basti pensare che Terranova mette fine a un periodo di governo commissariale dopo l’addio forzato all’ex primo cittadino Francesco Giunta.
«Sono davvero emozionatissima – dice Terranova in mezzo a una piccola folla festante – Oggi abbiamo scritto la storia. Oggi per la prima volta Termini Imerese ha una sindaca donna, che insieme a tutta la sua meravigliosa squadra ha spazzato in un solo colpo dieci anni di malapolitica. Oggi ha vinto la voglia di riscatto dei cittadini di Termini, che ringrazio uno per uno – continua – ha vinto la voglia di cambiamento, ha vinto la squadra».
E a chi le chiede se si aspettava di vincere al primo turno, con un così largo vantaggio, la neosindaca risponde: «Ne eravamo certi. È stata una campagna elettorale pulita, fatta di persone pulite, che avevano voglia di spendersi per Termini Imerese. E ha vinto il nostro modo di fare politica fatto di proposte. Prometto dedizione, amore, passione, grande umiltà. Prometto ascolto alla mia città e di lavorare seriamente come abbiamo fatto fino a questo momento. Ringrazio tutti i candidati, i rappresentanti di lista, che hanno fatto un lavoro eccezionale, Carmelo Miceli, Giancarlo Cancelleri, Gianpiero Trizzino. Da oggi riscriviamo tutti insieme la storia».
I festeggiamenti si sposteranno in piazza Duomo, dove alle 21.30 è previsto un incontro di Terranova e della sua squadra con la cittadinanza. Maria Terranova ha ricevuto persino i complimenti di Luigi Di Maio, che da Pomigliano D’Arco commenta: «Termini Imerese, significa tanto per una forza politica come la nostra». E c’è chi guarda avanti come il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, che vede nella vittoria termitana «un progetto valido» e si augura che possa essere «modello per le prossime elezioni regionali in Sicilia. Ho creduto dal primo momento che Maria Terranova fosse la nostra carta vincente e presentarsi in alleanza con il Partito democratico e con due liste civiche oggi ha rappresentato la valida alternativa per la città».
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