Termini Imerese, la vertenza infinita Cig per 2 anni, ma all’appello mancano 18 mln

Tirano un sospiro di sollievo le tute blu di Termini Imerese nel palermitano. Il vertice al Mise per monitorare il progetto di reindustrializzazione dell’ex stabilimento Fiat da parte di Blutec, newco del gruppo Metec subentrata al Lingotto, sembrerebbe aver dato buoni frutti. E’ stato sbloccato, infatti, il pagamento della cassa integrazione e delle somme attese dai lavoratori per il mese di aprile. Il ministero del Lavoro ha firmato il decreto che approva la cig per il biennio che va dal 31 dicembre 2014 al 30 dicembre 2016. «Sarà rinnovata ogni sei mesi dopo una verifica – spiega a MeridioNews il leader della Fiom Sicilia, Roberto Mastrosimone -. Essendo collegata al progetto d’investimento della società il ministero con cadenza semestrale ne verificherà lo stato di avanzamento».

Per Mastrosimone, però, la vertenza è tutt’altro che risolta. A preoccupare il sindacato, infatti, è l’iter per la ricapitalizzazione di Blutec. All’appello mancherebbero circa 18 milioni di euro. «Senza quei soldi – dice il leader sindacale – il patto di servizio tra Invitalia e Blutec si ferma e la vertenza si blocca nuovamente». Il capitale che la società doveva mettere a disposizione, infatti, era di 24 milioni, finora ne ha versati solo 6 e senza la restante parte Invitalia non farà la sua parte. «Si tratta di un passaggio propedeutico per consentire di avviare il progetto industriale. Blutec ci ha assicurato che in pochi giorni i fondi saranno disponibili. Ci auguriamo che sia così, perché gli operai sono stanchi di una vertenza infinita».

Intanto, la newco ha ribadito che a fine maggio partirà la formazione professionale per gli operai, attesa entro il mese di marzo, attraverso una mappatura delle professionalità presenti. Poi a settembre saranno avviati i corsi ed entro il 15 luglio sarà presentato il piano del futuro sito produttivo, mentre ad Invitalia è stata consegnata tutta la documentazione tecnica per giungere alla firma del contratto di sviluppo che dovrà far partire l’accordo di programma per il rilancio dell’area industriale di Termini.

«Seguiremo ogni passo – spiega Daniela De Luca, segretario Cisl Palermo Trapani – per avere tutte le certezze sul progetto di reindustrializzazione di Termini, le garanzie finanziarie e il rispetto dei tempi». L’obiettivo per i sindacati, che oggi hanno partecipato al tavolo, insieme al ministero, alla Blutec, alla Regione siciliana e al sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, è fare in modo che gli operai possano tornare presto in fabbrica.

«Bisogna pensare anche alle tutele per l’indotto» assicurano dal sindacato, spiegando di aver già sollecitato la Regione per il pagamento della cig in deroga. E la prossima settimana l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, dovrebbe aprire un confronto. «Attendiamo anche la firma dell’accordo di programma per l’area di Termini e la realizzazione delle opere necessarie a rendere attrattiva la zona industriale – conclude De Luca -. Dopo tanti anni di attese, solo i fatti possono ridare serenità a tutti i lavoratori».

Il timore, infatti, è che il piano di reindustrializzazione del sito resti ancora nella palude. Per Gianluca Ficco, coordinatore di settore della Uilm nazionale, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, infatti, «stenta a partire: Blutec ha presentato a Invitalia il progetto industriale, chiedendo peraltro nuove modalità di versamento del capitale, poiché fino ad ora è stata materialmente versata solo una parte del capitale deliberato e sottoscritto». Il prossimo appuntamento adesso è per il 16 giugno. Sempre al Ministero dello sviluppo economico. 

«Serve oggi più di ieri un forte impegno da parte di tutti – dice il primo cittadino di Termini Imerese  -. È condizione indispensabile che ciascun soggetto interessato dal contratto di sviluppo si impegni per consentire la puntuale attuazione del piano industriale di Blutec redatto, di gran carriera, nelle ultime settimane del 2014. Serve chiarire quando sarà definitivamente varato il contratto di sviluppo e quando saranno avviate le attività di riqualificazione dell’impianto di Termini Imerese verificando, seriamente, che la struttura finanziaria e societaria di Blutec sia in grado di garantire compiutamente le prescrizioni previste per le agevolazioni richieste a Invitalia». 

Rossana Lo Castro

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