Tentano di rapinarlo e lui li appiccica, letteralmente, contro un muro. Loro, i rapinatori, insieme al motorino su cui viaggiavano. A scegliere di farsi giustizia da sé è stato un uomo, pare di origine cinese, che non ha mandato giù il tentativo dei due ragazzini – secondo il racconto dei testimoni – di rubargli il denaro che aveva con sé. È successo oggi intorno alle 12 all’incrocio tra via Custoza e via Acquedotto greco, nel quartiere Cappuccini. Un incrocio molto trafficato tra il bar di fronte, un panificio e il centro scommesse. I due non sono in pericolo di vita, mentre l’uomo è poi fuggito, abbandonando sul posto la sua auto con il cofano accartocciato. Tra questa e il muro, rimane appena visibile il mezzo a due ruote dei rapinatori. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche il motorino del venditore di bombole del gas, «che adesso dovrà trovare come accomodare», commentano i testimoni.
La dinamica al momento risulta essere abbastanza chiara, anche se inusuale. I due giovani rapinatori avrebbero avvicinato l’auto del signore cinese – secondo quanto riferito dai testimoni – per rubagli quanto aveva con sé. Un bottino da circa cento euro. Probabilmente, a giudicare dalla dinamica, il mezzo dei ragazzi deve aver sbarrato la strada alla macchina della vittima. Che ha però reagito, premendo sull’acceleratore e investendo i due. L’auto è andata a schiantarsi contro il muro all’angolo, trascinando il motorino, che è finito sotto il mezzo. Per i rapinatori poteva finire molto peggio.
Subito dopo l’impatto, raccontano quanti si trovavano per strada, l’uomo è sceso dal mezzo ed è fuggito. Sul posto sono arrivati polizia, vigili urbani, vigili del fuoco e ambulanza. Una decina di testimoni, intanto, si è mescolata ai curiosi. I commenti non si fanno attendere. «Ha fatto bene a scappare, altrimenti ci pensavamo noi», dicono alcuni residenti, difendendo i due giovani. Gli stessi abitanti stanno cercando di identificarli, a partire da quel che resta del motorino, e di capire se si tratti di due ragazzi del quartiere. Tra la folla c’è poi chi non li difende, ma coglie l’occasione per invitare a boicottare i negozi gestiti da cittadini di nazionalità cinese «picchì si mangiaru l’Italia».
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