Atti persecutori, minacce e tentativo di estorsione aggravata ai danni di un gestore della movida di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Sono questi i reati per cui i carabinieri hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere per il 28enne P.C., già gravato da diversi precedenti di polizia, e il divieto di dimora nel Comune per il 25enne D.G.
Entrambe le misure, firmate dal gip del tribunale di Patti Eugenio
Aliquò, sono state richieste dal sostituto procuratore Andrea
Apollonio, che ha diretto le indagini con il coordinamento del procuratore Angelo Cavallo, condividendo le risultanze investigative prodotte dall’arma che ha ricostruito le dinamiche criminose di fatti che risalgono a poche settimane fa. I militari hanno raccolto
informazioni dalla vittima sulle reiterate minacce accompagnate da aggressioni fisiche, al
punto da indurre l’esercente, spaventato da ritorsioni e anche per la sua
incolumità, a sospendere ogni attività lavorativa.
Al gestore del locale sarebbe stata richiesta una
ingente somma di denaro, che avrebbe dovuto consegnare entro pochi giorni, a fronte di
esplicite minacce di morte anche rispetto ai suoi familiari. I due, nel corso di un drammatico
incontro, avrebbe anche messo la vittima alle strette, intimandogli di consegnare la somma di 10mila euro.
L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato portato nella casa circondariale di Messina
Gazzi, mentre a D.G. è stato intimato di allontanarsi dal comune Sant’Agata di Militello,
eleggendo domicilio in località diversa.
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