Grazie ad una maiuscola prestazione del numero 1 italiano, l’Italia raggiunge la semifinale di Coppa Davis, che si giocherà a settembre contro la Svizzera di Federer e Wawrinka. Deludente Murray, mai entrato in partita. Seppi completa l’opera sconfiggendo Ward.
Alla fine avevamo torto tutti quanti, gli esperti che avevano stabilito che il doppio sarebbe stato decisivo e gli incliti che vedevano Fabio Fognini ineluttabilmente sconfitto da Andy Murray. Invece, complice forse il solito dolore alla schiena dell’olimpionico britannico, molto elegante a non farne cenno nella conferenza stampa finale, a Napoli è finita in un tripudio di bandiere azzurre che festeggiavano il ritorno in semifinale di Davis a distanza di 16 anni dall’ultima volta, quando Gaudenzi e Nargiso insieme a Sanguinetti arrivarono addirittura in finale, sconfitti dalla Svezia. Ma se quella volta c’era l’attenuante che gli USA avevano schierato forse la terza squadra, lasciano Sampras, Agassi e Courier fuori, stavolta i britannici erano al completo e Andy Murray aveva giocato in maniera divina fino a ieri, quando aveva dominato il doppio. E l’inizio del match sembrava non dover interrompere la grande tre giorni dello scozzese, capace di breakkare immediatamente Fognini. Ma i patemi per l’italiano finivano lì, dall’1-3 arrivavano 5 giochi di fila, il set e grande entusiasmo. Murray non riusciva più a impensierire Fognini e l’epilogo a quel punto era del tutto scontato. Chissà che questa vittoria non dia la spinta definitiva al ligure per entrare nella top ten, soprattutto adesso che comincia la stagione sulla terra rossa, superficie preferita dal nostro. Mentre farebbe bene a farsi un bell’esame di coscienza il buon Murray, se davvero vuole raggiungere l’ultima finale slam che gli manca, quella di Parigi, dalla quale – a giudicare da ieri – sembra davvero lontano.
Giusto spendere anche qualche parola per Andreas Seppi che forse si trova meglio quando non deve reggere da solo le luci del palcoscenico. In campo per la partita decisiva contro un giocatore molto più indietro di lui in classifica ma che venerdì aveva fatto penare Fognini, l’altoatesino aveva tutto da perdere. Invece, passato qualche imbarazzo nel primo set Seppi non ha più tremato e ha chiuso l’incontro con i britannici.
Adesso ci aspetta un incontro decisamente proibitivo. Se con la Gran Bretagna tutto ruotava attorno ad un punto – quello del doppio – contro la Svizzera il doppio sembra essere l’ultimo dei problemi. Anzi, probabilmente è il punto meno forte dei rossocrociati, anche se Federer e Wawrinka hanno vinto l’olimpiade di Pechino. Ma i singolari, su un tappeto presumibilmente velocissimo sembrano chiusi, anche se Stan The Man sembra vedere i fantasmi ogni volta che deve giocare per difendere i colori del proprio paese. Del numero 2 svizzero, tal Federer Roger, meglio non parlarne, tanto ogni volta che scende in campo contro chiunque dipende solo da lui.
L’altra semifinale vedrà di fronte la Repubblica Ceca – che anche senza Berdych ha strapazzato il Giappone orfano di Nishikori – e la Francia, che ha recuperato da 0-2 una situazione che sembrava compromessa contro la Germania. Si gioca in Francia, anche in questo caso la settimana dopo la fine dello US Open.
Coppa Davis Quarti di finale
Italia – Gran Bretagna 3-2 (Fognini b. Murray 63 63 64; Seppi b. Ward 64 63 64)
Svizzera – Kazakhistan 3-2 (Wawrinka b. Kukushkin 67(4) 64 64 64; Federer b. Golubev 76(0) 62 63)
Francia – Germania 3-2 (Tsonga b. Kamke 63 62 64; Monfils b. Gojowczyk 61 76(0) 62)
Giappone – R. Ceca 0-5 (Rosol b. Uchiyama 63 36 64; Vesely b. Daniel 64 64)
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