I motori sono caldi, pronti per la Targa Florio, la storica competizione che attraverserà ancora una volta le Madonie e che ormai sembra avere riacquistato a pieno titolo il prestigio dei fasti del passato. «È un’edizione molto importante – dice a MeridioNews il presidente dell’Automobile Club Palermo Angelo Pizzuto – con 131 iscritti. 57 partecipanti corrono per il campionato italiano di rally e tra questi ci sono ben 17 auto R5, quelle più potenti, una vera rarità se si pensa che di solito nelle gare del campionato non ce ne sono più di una decina. Questo significa che gran parte delle scuderie d’Italia che posseggono questi mezzi, come la Peugeot ufficiale o la Skoda, la Ford Racing prenderanno parte alla Targa Florio. Anche perché essendo il terzo appuntamento del campionato italiano mette in palio punti preziosi per la classifica finale».
La centoduesima edizione della competizione automobilitica partirà domani pomeriggio da piazza Verdi e la gara entrerà nel vivo il giorno seguente, con le auto che si inerpicheranno sulle Madonie. «Abbiamo dovuto adattarci – continua Pizzuto – sono le strade a scegliere noi, non noi a scegliere le strade. Ciononostante riusciamo sempre a trovare percorsi nuovi, alcuni che non si percorrevano da anni perché molte strade sono in disuso o non percorribili. Abbiamo scelto la classica Cefalù-Gibilmanna-Gratteri, la Pollina, che abbiamo fatto per la centesima edizione, molto impegnativa per i piloti; la Castelbuono-Geraci, finalmente, che ospiterà due prove e infine la Scillato-Polizzi. Si toccano diversi Comuni delle Madonie che faranno da cornice alla gara».
Le auto partiranno domani all’ombra del teatro Massimo di Palermo, per poi spostarsi verso Termini Imerese, dove si terrà la prova spettacolo. «Un inedito assoluto – aggiunge il presidente – Quest’anno abbiamo anche spostato la direzione gara e il parco assistenza negli stabilimenti Blutec». E proprio per la gara lo svincolo della A19 per l’area industriale termitana rimarrà chiuso in entrambe le direzioni dalle 14 di domani all’una di notte. «È una decisione del viceprefetto – conclude Pizzuto – noi abbiamo suggerito due percorsi alternativi, aspettiamo il decreto prefettizio, però secondo noi è la migliore soluzione chiudere lo svincolo: la prova spettacolo finirà intorno alle 23 e i camion partiranno alle due di notte con la nave e avranno tutto il tempo di raggiungere la sede portuale evitando di creare un imbuto al traffico».
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