L’ottava edizione di Taobuk – Festival internazionale del libro, dedicato quest’anno al tema delle rivoluzioni, doveva iniziare con una serata inaugurale, prevista per ieri, al teatro greco. Il teatro sarebbe stato cornice al pianoforte di Stefano Bollani, accompagnato dall’orchestra del Teatro Bellini di Catania. Nell’occasione, sarebbero stati consegnati anche i Taormina Awards, cioè i premi per le personalità che si sono maggiormente distinte nel corso dell’anno per la propria dedizione all’arte. Tra questi Carmen Consoli, Marella Ferrera e Sergio Castellitto. Tutto però è stato annullato, o meglio, impedito dalla pioggia. Nonostante infatti le nefaste previsioni meteo e il maltempo dal pomeriggio, l’evento non è stato né cancellato né trasferito altrove. Pur sotto la fitta pioggia il pubblico continuava a fare ingresso, ma restare è stato impossibile, oltre che pericoloso. Il comunicato ufficiale dell’annullamento è arrivato solo alle 21, con rinvio a data da definire a breve.
Maltempo a parte, il programma resta sulla carta interessante e stracolmo di appuntamenti. Già oggi è attesa la masterclass di Sergio Castellitto, attore, regista e sceneggiatore rivoluzionario per il modo in cui indaga e affronta il coraggio e la fragilità di personaggi sempre diversi. Stasera, invece, si conversa con Paolo Giordano, premio Strega nel 2008 con La solitudine dei numeri primi. Oggi alle prese con il romanzo Divorare il cielo, i cui giovani protagonisti vivono la doppia rivoluzione della giovinezza e della ricerca di una felicità bucolica.
Domani, a partire dalle 18, è previsto l’incontro con la conduttrice e scrittrice Daria Bignardi, sul libro Storia della mia ansia: un invito a rompere gli schemi, causa di patemi e di infelicità. Martedì sarà il turno di Paolo Genovese, il regista che con il film Perfetti sconosciuti ha lanciato l’allarme sull’incapacità di conoscersi all’interno della coppia, con una denuncia che pone al centro il ruolo dei cellulari, presentati come custodi di segreti, più che oggetti utili a favorire la comunicazione. Quel giorno i matti divennero cittadini sarà l’incontro dedicato alla rivoluzione determinata dalla legge Basaglia e dall’abolizione dei manicomi. Sarà presente lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet.
Insomma, il Taobuk sembra confermare la diagnosi espressa qualche anno fa dal professor Vittorio Andreoli, secondo il quale l’Italia sarebbe un paese «malato di mente», in cui non mancano cinici, arroganti e vittimisti. E allora la terapia diventa discuterne ed elaborare efficaci piani di rivoluzione, non solo artistica ma soprattutto umana. Tra i grandi eventi di chiusura, la masterclass del regista Ferzan Ozptek, esploratore dei sentimenti oltre ogni stereotipo. Sognatore e perciò rivoluzionario, se è vero che – come diceva Walt Disney – «se puoi sognarlo, puoi farlo».
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