Tanto rumore per Priebke mentre la Sicilia dedica le vie agli assassini

NESSUNO DICE NULLA DELLE PIAZZE E DELLE VIE CHE TANTE CITTA’ SICILIANE DEDICANO AI SAVOIA CHE, ALL’INDOMANI DELLA PRESUNTA UNIFICAZIONE ITALIANA, SCANNAVANO I MERIDIONALI E I SICILIANI IN PARTICOLARE

Il caso Priebke sembra risolto. Secondo quanto si apprende dai media nazionali si sarebbe trovato un accordo sulla tumulazione della salma dell’ex ufficiale delle Ss. Il luogo della sepoltura, però, rimane top secret: “Un cimitero in Italia o in Germania, ma non dirò dove” ha detto il legale Paolo Giachini che ha parlato di un accanimento sconcertante. “La comunità ebraica – prosegue  voleva fargli fare la fine di Bin Laden, con le ceneri disperse in mare, per non creare un luogo di pellegrinaggio, hanno detto. Invece chi vorrà potrà rendere omaggio a una figura diventata simbolo di dignità, libertà e sopportazione umana”.

Sappiamo anche che il caso, per qualche giorno, ha riguardato la Sicilia. Il Sindaco di Fondachelli, piccolo Comune sui Nebrodi, in provincia di Messina, aveva, infatti, dato la sua disponibilità a farlo tumulare nel cimitero del suo paese. Cosa che ha suscitato molte polemiche tra i suoi concittadini e sulla rete. E proprio su un articolo di LinkSicilia, un commento che riteniamo molto interessante e che vi proponiamo:

“In risposta al vostro invito di sviluppare un commento alla mia riflessione del 14 ottobre su” Eric Priebke in un cimitero siciliano…..” vi invio quanto segue:

La proposta del Sindaco di Fondachelli Fantina di ospitare la salma di Eric Priebke nel cimitero del paese ha innescato un vespaio di polemiche tanto che alla fine, a furor di popolo, è stato costretto a doverla ritirare.

Per molti di noi la vicenda Priebke è stata motivo di riflessione: chi era Priebke? Chi è un criminale di guerra?

Le mie considerazioni sono arrivate ad una conclusione: ritengo più grave e scandaloso che in alcuni paesi siciliani ci sia una via dedicata ad un criminale di guerra di nome Enrico Cialdini, piuttosto che, “parce sepulto”, la proposta di seppellire la salma del criminale di guerra Eric Priebke nel cimitero di Fondachelli Fantina.

La pietà umana deve poter accogliere un criminale di guerra in un cimitero…, ma non si può scrivere il nome su una via.

Il cimitero e la via sono due luoghi diversi e di diverso significato.

Enrico Cialdini è stato un generale del neonato Stato italiano definito in questo modo da Antonio Gramsci: “ Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti.”

Citerò una data e due paesi: 14 Agosto 1861, Casalduni e Pontelandolfo per far ricordare le “gesta eroiche” del criminale di guerra Enrico Cialdini al cui confronto Eric Priebke è un “dilettante”.

Un criminale di guerra che compie reati contro l’umanità resta e rimane un criminale, a prescindere se vinca o perda la guerra.

I nomi scritti sulle vie dovrebbero essere di persone che si sono distinte nell’arte, nella cultura, nella scienza….. o comunque per fatti meritori.

Noi siciliani dovremmo riscrivere la nostra storia raccontata sui libri da “scrittori salariati” ad iniziare dai nomi sulle vie: Cialdini, Bixio…..e all’allargando il cerchio Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II… l’elenco è lungo, questi signori hanno contribuito alla (dis)unità d’Italia.

L’Italia unita doveva seguire un altro percorso…,ma con i se e con i ma non si fa la storia.

“E’ meglio che i siciliani dormano…” recita “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, io spero che ci svegliamo da questo lungo letargo ed oltre alle vie si cambi anche il calendario.

Ieri 19 Ottobre non era  San….ma  l’anniversario della strage del pane a Palermo in via Maqueda nel 1944.

Con la Sicilia e la sua bandiera nel cuore saluto cordialmente, e che il coraggio sia il nostro Signore”.

Cordiali Saluti

Dr. Claudio Santi Collura

Redazione

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