Talenti per lo sviluppo

«Ricerca del talento, dell’innovazione e della creatività». E’ questa la mission della Scuola Superiore dell’Università di Catania, come ha detto il presidente Enrico Rizzarelli ieri mattina, aprendo l’incontro per la consegna dei primi 24 diplomi di licenza.

Alla cerimonia, nell’Auditorium delle ex-Monastero dei Benedettini, ha partecipato il pro-rettore Antonio Pioletti che si è complimentato con tutto lo staff di insegnanti e studenti in quella che ha definito «una giornata di comunità della Scuola Superiore e dell’intero Ateneo».

Il pro-rettore ha elencato i punti fondamentali di potenziamento della struttura didattica d’Ateneo che ha preso vita esattamente dieci anni fa: «residenzialità, ricerca e internazionalizzazione – ha dichiarato Pioletti – sono i cardini del programma per potenziare la Scuola d’eccellenza. E con i suoi tre laboratori di ricerca e i tre master già internazionalizzati – prosegue – ci sono le premesse affinché la Scuola veda un nuovo progetto di rilancio complessivo e un processo di ridefinizione».

Il past preside di Lingue si sofferma a sottolineare il valore che deve avere l’internazionalizzazione nel nuovo percorso dell’Ateneo catanese «che fino ad ora – dice il pro-rettore – non ha mai avuto una politica per l’internazionalizzazione. Enrico Rizzarelli – conclude Pioletti – che ha fatto nascere dieci anni fa la Scuola d’eccellenza, ha avuto il compito di riprendere e sviluppare il suo originario mandato, internazionalizzando e allargando la sua sfera».

 

«Valorizzare il merito è l’efficace correttivo della discriminazione sociale» ha commentato Rizzarelli, riprendendo la frase pronunciata dall’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in visita a Catania nel gennaio del 2000. «Dopo l’approvazione del Senato accademico nel dicembre del 1996 e la sua istituzione da parte del ministro Moratti – dichiara il presidente Rizzarelli – la Scuola Superiore, nata sull’esempio della Normale di Pisa, ha ottenuto il riconoscimento dal comitato di valutazione che ne ha attestato la validità didattica e scientifica e si rivolge alla formazione di quegli studenti brillanti che formeranno la classe dirigente, politica e imprenditoriale di domani». L’ex rettore dell’Università ha inoltre sottolineato il problema della “fuga di cervelli” e della attuale situazione economica e imprenditoriale «in cui – precisa Rizzarelli – non sono più le persone a seguire le imprese ma le imprese a seguire le realtà eccellenti e il patrimonio creativo. Per questo motivo – conclude – gli studenti hanno la capacità di attrarre le imprese per lo sviluppo dell’intero territorio, non solo regionale o nazionale».

 

Dopo la relazione di Rizzarelli, Leonardo Sciacca e Roberta Sinatra, due neo-diplomati della Scuola d’eccellenza, hanno esposto a tutti le loro tesi. Leonardo, laureato in Scienze della comunicazione, parla di «un’esperienza formativa molto interessante sia dal punto di vista sociale e culturale, in quanto l’interazione tra le varie aree culturali della Scuola accresce il proprio bagaglio, indipendentemente dal percorso personale scelto. La strada intrapresa dalla Scuola Superiore, della ricerca e dell’interfaccia con il mondo del lavoro – prosegue – è la strada giusta. Certo la scuola è ancora giovane, ma noi speriamo che con il tempo e l’esperienza possa acquistare prestigio in ambito nazionale». Anche per Roberta quella della Scuola d’eccellenza si è rivelata «un’esperienza molto positiva. Quello che ho amato di più – dice la neo laureata in Fisica – è la vita da campus con gli altri ragazzi. Ti danno in continuazione stimoli per essere ambiziosi».

Dopo l’esperienza maturata, cosa si dovrebbe migliorare?

«Dovrebbe essere attenzionata e incentivata maggiormente l’attività degli studenti all’estero – risponde Roberta –  per poter andare fuori più facilmente e con più agevolazioni».

E a quanto sembra dalle parole del pro-rettore e del presidente della Scuola, l’internazionalizzazione sarà proprio uno dei punti fondamentali del nuovo percorso della Scuola Superiore.

Prima della cerimonia di consegna delle pergamene un intermezzo musicale, che ha visto esibirsi il pianista Alessandro Mazzamuto e il duo composto da Domenico Gaglio al sassofono e Camillo Balcone al pianoforte, ha atteso il rettore Antonino Recca. A termine dell’eseibizione dei tre ottimi artisti i 24 neo-diplomati eccellenti, molti dei quali già lavorano in importanti aziende internazionali, hanno ricevuto dal Rettore i diplomi di licenza della Scuola Superiore.

Michele Spalletta

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