Una serie di «gravi violazioni, alcune di carattere penale, altre di natura amministrativa, commesse dal titolare dell’attività». Sono le parole, contenute in una nota stampa, con cui la polizia ha reso noti i particolari di un controllo all’interno del ristorante di sushi Kiyomi, attività che si trova nelle immediata adiacenze della stazione ferrovia di Catania. Appurata la presenza di tre lavoratori non in regola «con applicazione di una maxi sanzione e la sospensione dell’attività». Documentata anche le presenza di prodotti alimentari privi di tracciabilità, che sono stati sequestrati. Emerse anche violazioni di natura igienico-sanitaria e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro con estintori scaduti, vie di esodo bloccate, bombole di gas ammassate in luogo non areato, impianto elettrico in pessime condizioni.
Per questi motivi sono state combinate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 60mila euro e sono state imposte numerose prescrizioni cui il titolare del ristorante dovrà conformarsi nei prossimi giorni. Inoltre, il proprietario aveva installato abusivamente sul suolo pubblico una struttura metallica autoportante esterna, ancorata saldamente al marciapiede, all’interno della quale aveva collocato sedie, tavolini e divanetti destinati ad accogliere i clienti in attesa di poter consumare il pranzo o la cena. Pertanto, lo stesso veniva denunciato in stato di libertà per il reato di invasione di terreni o edifici con conseguente sequestro penale della struttura.
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