Grande partecipazione per l’evento Castello Ursino liberato: quindicimila persone, tra cui molti turisti stranieri, secondo le stime della polizia municipale, hanno raggiunto piazza Federico di Svevia, chiusa al traffico per l’occasione, e hanno goduto di un lungo elenco di attività, sportive, culturali e ricreative, portate avanti da diverse associazioni sotto il coordinamento dell’amministrazione comunale. «Un’altra giornata piena di gioia e che dimostra la grande voglia di civiltà e partecipazione dei Catanesi di nascita e d’adozione», ha commentato il sindaco Enzo Bianco.
In particolare l’associazione Gammazita, con la collaborazione della società Dante Alighieri e dell’Archeoclub Catania, hanno organizzato un incontro per accendere i riflettori sul pozzo di Gammazita che, come raccontato un anno fa da MeridioNews è da tempo abbandonato dalle istituzioni e chiuso da un cancello abusivo posto da un ex residente per tutelare il sito. L’omonima associazione ha già chiesto l’affidamento del bene e il ritorno alla sua fruibilità con una formale richiesta al Comune di Catania. A tal proposito oggi è intervenuto l’assessore alla Cultura Orazio Licandro: «Abbiamo scoperto – ha spiegato – che questo luogo così importante non è sottoposto a vincolo e che attualmente vi si accede attraverso un cancello privato, spesso chiuso. Ci siamo dunque immediatamente attivati mettendoci in contatto con la Sovrintendente ai Beni culturali di Catania, Fulvia Caffo, per risolvere insieme la situazione».
Bianco ha quindi annunciato l’intenzione di «farci affidare il pozzo, dopo che sarà sottoposto a vincolo, e perché questo bene culturale possa essere fruito, ogni giorno dalle 8 alle 23, in maniera che tutti i Catanesi e i turisti possano riappropriarsene». In realtà il sito è già di proprietà del Comune, come ha spiegato a Meridio l’architetto Antonio Pavone, ex soprintendente etneo e oggi presidente dell’associazione Italia Nostra che negli anni ’90 fu l’ultimo a occuparsi del monumento. «I beni nel sottosuolo sono considerati di proprietà della Stato – spiegava lo scorso marzo – Nessuno ha mai messo in dubbio che il pozzo di Gammazita sia una struttura pubblica e precisamente del Comune che ne ha il possesso e dovrebbe assicurarne la fruizione». Il monumento, tuttavia, non è tutelato. Nonostante già nel 1949, l’allora sindaco di Catania chiedesse alla Soprintendenza notizie in merito al pozzo, la quale rispondeva che «per il suo interesse storico è un luogo meritevole di vigilanza e tutela da parte di questo ufficio». Ma da allora nulla è stato fatto.
Nel corso della giornata di oggi si sono susseguite esibizioni di danze caraibiche, band psichedeliche e solisti di chitarra acustica, dimostrazioni di rugby, lotta, samba con la Piccola scuola popolare Sambazita, cacce al tesoro, animazione medievale con giocolieri di fuoco e ancora trekking urbano, narrazioni di storie per bambini, spettacoli di danza-teatro, di magia, di giocoleria e per i più piccini – con laboratori per fare le bolle di sapone, disegnare e realizzare pop-up – ed enogastronomia, reading letterari, monologhi, concerti, dibattiti, installazioni artistiche, corsi di viola e violino, presentazioni di libri e l’autobooks del Comune.
«Chiusa al traffico – ha detto Bianco – e grazie alla vitalità di associazioni e comitati cittadini, la zona di piazza Federico di Svevia è diventata un salotto e in questo spazio riconquistato si è svolta una grande festa durata un’intera giornata. Questa è la Catania che i cittadini vogliono, con spettacoli, musica, laboratori per bambini e persino con una processione indù che ha attirato la curiosità di molti e altre iniziative culturali di notevole rilevanza per l’identità cittadina».
A margine c’è stata anche una processione indù, che si è svolta nella mattinata in onore del dio Murugan, figlio di Shiva e Parvati e fratello di Ganesh, il dio elefante. Numerosi fedeli, con abiti variopinti, hanno portato offerte o partecipato come penitenti, trafiggendosi anche con punte di metallo.
Hanno partecipato Lungomare Liberato, Salvaiciclisti, Gammazita, comitato popolare Antico Corso, comitato Terme dell’Indirizzo, comitato di via Gisira, Città Felice, GammaZeta, Etna ‘ngeniousa, Fare, One More, comunità di Sant’Egidio, Hackspace e Centro contemporaneo.
L’amministrazione ricorda che, dopo il Castello Ursino liberato, ci saranno altre manifestazione del Maggio in piazza. Domenica 10 sarà la volta della Corri Catania, il 17 il Lungomare Liberato e la mattina cominceranno i concerti di musica classica nel Giardino Bellini a cura dell’Istituto Musicale. Il 24 pomeriggio ci sarà l’evento Mamme alla Villa, grazie al comitato promotore Fondazione Comunità di Catania di Marisa Acagnino che proporrà animazione ed esibizioni a cura di varie associazioni, e il 31 con un altro concerto nel Giardino Bellini.
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