Cronaca

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la seconda volta in cui gli viene fatta la domanda il comandante dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra, che è intervenuto per estrarre dal tombino i corpi dei cinque operai rimasti vittime della strage sul lavoro a Casteldaccia, in provincia di Palermo. Un sesto è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione del Policlinico. A dare l’allarme è stato il settimo componente della squadra intervenuta per dei lavori di manutenzione della rete fognaria. La chiamata al numero unico per le emergenze (112) è arrivata alle 13.48 di oggi pomeriggio ed è stata girata al comando provinciale dei pompieri.

«Il soccorso è il più repentino possibile – spiega – In quindici minuti eravamo lì e davanti ci si è presentato uno scenario drammatico. Abbiamo cercato di fare il possibile per dare soccorso ma non c’è stato nulla da fare». Il comandante dei vigili del fuoco ha escluso l’ipotesi di un crollo strutturale del tombino e ha spiegato che la morte degli operai è stata dovuta alla «concentrazione di gas tossico che non ha lasciato nessuna possibilità». Secondo quanto già verificato, all’intero del tombino si sarebbe creato un ambiente saturo di gas – per la precisione di idrogeno solforato, tipico della fermentazione dei materiali organici – che avrebbe portato gli operai a morire soffocati per l’intossicazione. «Il gas superava i 100 ppm con un limite consentito di 10 ppm: gli operai – afferma il comandante dei pompieri intervenuto sul posto con tre squadre più i volontari – non hanno avuto scampo». I vigili del fuoco hanno recuperato i loro corpi senza vita nella vasca di depurazione per le acque reflue e nella soletta di cemento accanto.

La prima volta che giornalisti chiedono informazioni sulla presenza dei dispositivi di sicurezza, Bentivoglio si limita a rispondere che «ci sono indagini in corso e non posso dare informazioni dettagliate». Di fronte alla stessa domanda posta di nuovo dai cronisti poco dopo, il comandante dei vigili del fuoco ha risposto che «Se fossero state prese (le misure di precauzione necessarie, ndr) non avremmo avuto cinque morti». Adesso, saranno le indagini a ricostruire la dinamica di quanto accaduto e ad accertare le eventuali responsabilità.

Marta Silvestre and Mauro Gemma

Recent Posts

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

2 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

2 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

2 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

3 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

3 ore ago

CoEHAR in Caritas, il progetto per aiutare le persone indigenti a smettere di fumare

«Aiutare chi è in difficoltà e fuma, a smettere di fumare». Può essere sintetizzato così…

4 ore ago