Storie di libri tra Palermo e Monreale La cultura come ponte tra le due città

È l’accoglienza la parola chiave della seconda edizione di Storie di libri tra Palermo e Monreale, la manifestazione culturale che ha lo scopo di incrementare l’interesse, soprattutto tra i giovani, per il mondo della lettura. Il 25 novembre l’intera città di Monreale si trasformerà in un grande palcoscenico che ospiterà decine di eventi, dalle 9 del mattino fino alle 18. Oggi la kermesse, promossa dal comune di Monreale, è stata presentata dentro la Sala Gialla di Palazzo delle Aquile.

Un programma fitto di appuntamenti e per tutti i gusti. Le scuole di Palermo e di Monreale saranno coinvolte in letture, spettacoli, racconti, canti, presentazioni di libri, visite guidate e dibattiti. Il sindaco di Monreale Piero Capizzi accoglierà il sindaco di Palermo Orlando dentro la Sala Consiliare Biagio Giordano e scambierà la Platea di Guglielmo II con la Carta di Palermo. «Nel 2015 i monumenti di Palermo sono entrati a far parte dell’Itinerario Arabo-Normanno dell’Unesco – ha detto il consigliere comunale di Palermo Giulio Cusumano – e la giunta ha votato questo documento importantissimo. La Carta di Palermo prevede tra le altre cose l’abolizione del permesso di soggiorno e l’istituzione della consulta delle culture». Questa seconda edizione vedrà come ospite d’eccezione l’ex Ministro di Grazia e Giustizia e presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick. Il giurista presenterà i suoi libri Elogio della Costituzione e La Nostra Costituzione.it.

«Il riconoscimento Unesco – ha dichiarato Aurelio Angelini della fondazione Unesco Sicilia, partner dell’evento – è un fattore rilevantissimo per una comunità ma dobbiamo fare in modo da rendere consapevoli i cittadini e le nuove generazioni, dobbiamo lavorare perché queste attività diventino permanenti al fine di creare maggiore attrattività». «Sarà una manifestazione di altissimo spessore culturale – secondo Licia Romano, vice capo di gabinetto del comune di Palermo – per libri, autori importanti e un contesto d’eccezione oltre alla partecipazione dei giovani. Monreale si è inserita in un percorso di crescita culturale particolare, dobbiamo riconoscere la sua capacità di coinvolgimento del territorio».

Gaetano Ferraro

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