Vandali in azione allo stadio San Filippo di Messina. A fare la scoperta ieri sono stati i funzionari della Questura e i tecnici della società giallorossa, impegnati in un sopralluogo in vista della concessione del nullaosta per la prossima stagione sportiva di Lega Pro.
Qualcuno si è introdotto negli uffici interni all’impianto sportivo dove si trovano le apparecchiature di videosorveglianza e sicurezza e le hanno danneggiate. I danni materiali sono ancora da quantificare. Sembra certo però che chi è entrato nei locali tecnici sapesse benissimo dove andare e come muoversi. L’intenzione non era quella di rubare, ma di fare un danno, forse alla società.
Gli impianti tecnici del Gos (nome tecnico della strumentazione, ndr) si trovano in due locali separati dello stadio. Una stanza è all’ultimo piano e l’altra al piano inferiore. In entrambe chi ha agito sapeva che lì c’era il cuore del sistema che gestisce la videosorveglianza, gli accessi e i tornelli. Una strumentazione indispensabile per rendere il San Filippo conforme alla normativa sulla sicurezza degli impianti sportivi. Il direttore generale dell’Acr Messina, l’avvocato Giovanni Villari, ha comunicato che lunedì sarà effettuato un sopralluogo da parte di una ditta specializzata che potrà verificare come intervenire per riparare il danno. In ogni caso per li ripristino si prevedono tempi lunghi, tra i 30 e i 45 giorni.
La società giallorossa dovrà inviare una richiesta di proroga alla Lega Calcio che avrebbe voluto il nullaosta della Questura entro una settimana. I carabinieri, intervenuti allo stadio, hanno chiuso le stanze e sono stati apposti i sigilli. Tutto è stato fotografato e a quanto pare sarebbero state prelevate anche alcune impronte digitali, adesso al vaglio del Ris. Anche le immagini di videosorveglianza dello stadio sono state estrapolate nel tentativo di risalire agli autori del gesto.
L’Acr Messina ha diffuso un comunicato per far sapere che questo gesto non fermerà il loro programma. «Continueremo a contrastare ogni forma di violenza e prepotenza e moltiplicheremo i nostri sforzi per superare l’ennesima, immotivata, quanto inaspettata, difficoltà incontrata lungo il nostro cammino». La recente operazione antimafia Matassa ha fato luce sugli interessi della criminalità organizzata attorno allo stadio San Filippo, in particolare sui biglietti e i gazebo che vendono bibite alimenti.
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