«Grazie, interveniamo subito». A Catania, i tempi della burocrazia consentono di promettere tempestività nonostante siano trascorsi oltre tre giorni dalla prima segnalazione. Non poco se si considera che si parla di un’ingente perdita d’acqua che da sabato sera interessa un’area di pertinenza dello stadio Angelo Massimino. Ad accorgersi del flusso che ininterrottamente è andato avanti fino alle 14 di ieri, quando si è interrotto, è stato un cittadino residente in via Verri. «Sabato scorso, prima di andare a dormire, ho sentito un forte rumore – racconta il giovane a MeridioNews -. Dal balcone, ho notato che nei pressi dei cancelli di ingresso della curva Sud fuoriusciva una grossa quantità d’acqua. All’inizio ho pensato a un difetto del sistema di irrigazione, ma poi l’indomani mi sono accorto che era qualcosa di diverso». Il punto della perdita è esterno all’area di gioco, ma comunque all’interno dell’impianto sportivo comunale. «La domenica mattina ho appurato che l’acqua usciva da un grosso tubo arrivando fino in strada e da lì in una caditoia di via Cifali. Per questo – va avanti – ho provato a informare le autorità di quanto stava accadendo ma è stata una missione pressoché impossibile».
Stando al racconto del residente, tutti i tentativi non sarebbero andati in porto o comunque sono andati a sbattere contro un rimpallo di responsabilità: «Al 112 mi hanno spiegato che quella non era un’emergenza, mentre la polizia municipale, dopo più tentativi, mi ha detto ha fatto sapere che il custode dello stadio non si trovava». I tentativi di fare in modo che qualcuno intervenisse sono proseguiti anche nella giornata di lunedì, quando proprio all’intero dello stadio era in programma la giornata dell’orgoglio rossazzurro coincisa con l’ingresso al Massimino di Ross Pelligra, l’imprenditore australiano e di origini catanesi che promette di ridare un futuro alla squadra etnea. «Ho fatto tantissime chiamate alla polizia municipale ma senza ottenere risultati, migliaia di metri cubi di acqua hanno continuato a fuoriuscire e perdersi senza che nessuno intervenisse». Tra i tentativi compiuti, c’è stato anche quello con la Sidra, la società partecipata che si occupa in buona parte della città del servizio idrico. «Mi hanno detto che non è compito loro, perché la perdita è all’interno dello stadio e che dovevo rivolgermi al Comune», commenta il residente.
La versione è stata verificata ieri da MeridioNews. Soltanto in tarda mattinata, dalla Sidra è arrivata la segnalazione all’ufficio Manutenzioni di Palazzo degli elefanti. «I tecnici comunali hanno appurato che all’origine del guasto c’è stata la rottura di alcuni galleggianti – dichiara Salvo Leonardi, architetto responsabile dell’ufficio -. Ma posso assicurare che fino a questa mattina non avevamo ricevuto notizia di perdite». «Sappiamo che già oggi (ieri, ndr) un primo intevento è stato effettuato per ridurre il flusso – confermano da Sidra a questo giornale -. Ci è stato detto che tutto dovrebbe essere completamente risolto entro domani». Nella migliore delle ipotesi, quindi, la perdita verrà riparata oltre quattro giorni dal primo avvistamento, finendo per essere archiviata come l’ennesima piccola storia di disservizi in città. Il tutto nei giorni in cui il problema siccità si fa sentire, creando problemi in tutta la Sicilia, tanto nelle zone urbane quanto in quelle rurali. «Catania si trova in pessime condizioni e le responsabilità per certi problemi sono anche sovracomunali, ma da queste cose si capisce come spesso si abbia poco a cuore il posto in cui si vive».
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