Sono circa le 23 e il proiettore lancia sul muro il volto di Karl Aage Hansen, danese, centrocampista della prima stagione del Calcio Catania in serie A. Su una scala a disegnare i contorni della sua sagoma c’è Andrea Marusic, 35 anni, lo street artist catanese che ha vinto il bando per la realizzazione del maxi-murales sul muro esterno dello stadio Angelo Massimino. La porzione interessata è quella che dà su via Cifali, dalla parte degli ingressi di curva Sud e tribuna B. «Sto disegnando le tracce – spiega l’artista – Ho passato gli ultimi giorni a organizzarmi per prevedere tutti i piccoli problemi che possono insorgere all’inizio. Dall’organizzazione alla logistica». Per finire di dipingere i volti delle 50 vecchie glorie del Calcio Catania ci vorranno tre mesi, per un costo totale di 16.500 euro: diecimila per l’artista o gli artisti che saranno giudicati vincitori del bando, cinquemila per l’acquisto dei materiali e 1500 per eventuali ponteggi e necessità logistiche.
«Il mio pagamento arriverà a lavoro finito – continua Marusic – Quindi il proiettore l’ho dovuto acquistare con i miei soldi. Uso questa tecnica per ottenere delle proporzioni quanto più precise possibili rispetto al bozzetto». Una necessità «data la grandezza del lavoro e il livello di dettaglio». Per i materiali, invece, è tutto già pronto: buona parte delle pareti da dipingere sono già state ripulite. A mancare sono quelle oltre i secondi tornelli, poco dopo l’incrocio con via Chisari. «Sto aspettando la Multiservizi, perché ancora quella parte dev’essere ripulita. Ci saranno da spostare temporaneamente i tornelli, il tempo di fare le tracce e ripristinarli – continua Andrea Marusic – Sono piccole cose, ma sono necessarie».
A promuovere la realizzazione del dipinto gli autori del libro Tutto il Catania minuto per minuto, la redazione del programma radiofonico di Radio Lab Quelli del ‘46 e il comitato Géza Kertész. Fino a questo momento, sono una decina i volti i cui contorni sono stati definiti. Ma non c’è solo da pensare al disegno. «Io lavoro tutto il giorno: di sera definisco i contorni, mentre di giorno preparo i colori e creo le tonalità», sorride. Di lui, ex studente dell’Accademia delle Belle arti, si è parlato già in passato sulle pagine dei giornali: ha realizzato il murales di piazzale Oceania dedicato al giornalista Candido Cannavò (danneggiato e ripristinato più di una volta), oltre che alcune opere in piazza Beppe Montana (nella zona di San Giovanni Galermo) e piazza dell’Elefante (a Librino).
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