Spunta falso account Facebook dell’Asp di Catania Denunciato, ma nei post c’è l’email di un dipendente

Una pagina creata nel 2012, attiva dal 2016 e adesso a rischio chiusura dopo la denuncia alla polizia postale. L’Asp di Catania con una nota stampa ha comunicato l’esistenza di una fanpage Facebook falsa (denominata Asp Catania) che il 4 luglio ha pubblicato un post a proposito di «presunte analisi prevaccinali da potere eseguire negli ambulatori dell’Asp di Catania», si legge nel comunicato ufficiale dell’Azienda sanitaria provinciale. Dietro, però, potrebbe non esserci l’intenzione di diffondere informazioni no vax, bensì il gesto di qualcuno forse troppo solerte.

A cercare sui social l’account in questione, l’unico risultato possibile è la pagina di cui riportiamo uno screenshot. «È giunto il momento delle prime vaccinazioni per tuo figlio? – si legge nel messaggio – Con i professionisti di #AspCatania non potresti essere in mani migliori. Chiama allo 0952503486 e prenota gli esami per il tuo piccolino». Telefonando, il numero risulta inattivo. Perché, in effetti, risulta essere il recapito telefonico di un vecchio centralino dell’Azienda sanitaria locale 3, non più esistente (poiché diventata, appunto, Asp).

«Le informazioni diffuse sono gravemente fuorvianti e rischiano di procurare un immotivato allarme, oltre che ricadute negative sulla salute dei cittadini, sull’affidabilità dei vaccini e sulla credibilità delle istituzioni», prosegue la nota stampa. Nei fatti, l’informazione «fuorviante» è quella relativa a presunti «esami», non si sa di che tipo, ma comunque non necessari prima della somministrazione dei vaccini. «Presunti test o esami prevaccinali sono scientificamente privi di fondamento», prosegue l’Asp di Catania.

La pagina Facebook accusata, per il resto, è solo una lunga serie – a tratti ingenua – di inviti a rivolgersi ai medici dell’Asp. Anche, per esempio, nel caso in cui un cittadino necessitasse di assistenza veterinaria per il suo animale domestico. Il nome e il logo vengono utilizzati senza nessuna «autorizzazione dalla Direzione generale aziendale», prosegue la nota. Basta poco, però, per accorgersi che il profilo potrebbe non essere stato creato da un libero cittadino senza nessun legame con l’Azienda sanitaria provinciale. Nel 2017 appare un post estremamente cortese: «Per qualsiasi tua necessità, per richiedere una consulenza o per ricevere ulteriori informazioni, non esitare a contattarci». A seguire, oltre al solito numero telefonico obsoleto, c’è anche un indirizzo email aziendale. Che corrisponde a quello di un dirigente (non medico) dell’Asp. La cui email, però, fanno sapere dall’Asp, sarebbe stata usata senza il permesso del lavoratore a cui è intestata.

«Quando ci è stata segnalata la pagina – dichiara il commissario Maurizio Lanza – abbiamo chiesto una relazione ai responsabili dei vaccini e della comunicazione. Entrambi ci hanno assicurato di non avere mai diffuso quel genere di informazioni né di essere a conoscenza di chi gestisse quella pagina». Da cui la denuncia. La possibilità che il creatore possa essere qualcuno di interno, infine, non cambia la posizione dell’azienda: «Chiunque sia stato, non era autorizzato, e adesso si assumerà le sue responsabilità – prosegue Lanza – Magari questa sarà, però, l’occasione per chiudere quella pagina e crearne una nostra, stavolta ufficiale». E che, soprattutto in tema di vaccini, calibri bene le parole.