Sportelli Multifunzionali/ L’accordo c’è: in 1850 andranno al Ciapi per otto mesi, poi l’avviso pubblico

RAGGIUNTA L’INTESA TRA GOVERNO REGIONALE E PARTI SOCIALI. GARANTITI POSTI DI LAVORO E SERVIZI PER IL CITTADINO SIN DALL’1 OTTOBRE

Raggiunto l’accordo sul passaggio di mille e 850 lavoratori degli Sportelli multifunzionali al Ciapi di Priolo per 8 mesi. A confermarlo al nostro giornale, l’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, che non ha nascosto la propria soddisfazione per aver chiuso una vertenza difficile e complicata raccogliendo la condivisione di tutte le componenti sedute al tavolo, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali. Presente alla sottoscrizione anche Luciana Rallo, direttore del Ciapi di Priolo.

Richiamiamo sinteticamente i contenuti dell’accordo.

Dopo una lunga notte di confronto serrato, raggiunta la ‘quadra’, quindi, sui contenuti dell’intesa che confermano l’utilizzazione dei mille e 850 lavoratori, che al 30 settembre termineranno l’attività presso gli Sportelli multifunzionali. Prenderanno servizio dal primo ottobre, attraverso una selezione presso il Ciapi di Priolo e successiva assunzione con contratto a tempo determinato, previa aspettativa dal proprio ente di appartenenza. Entro la scadenza degli otto mesi l’assessorato regionale al Lavoro redigerà un apposito Avviso pubblico destinato alla Agenzie per il lavoro che dovrebbe trovare la copertura sia a valere sulle risorse della programmazione comunitaria 2014/2020 sulla risorsa “Youth Guarantee”. Si tratta del Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, da complessivi 6 miliardi, per il periodo 2014-2020, destinato a Paesi con il tasso di giovani senza lavoro superiore al 25 per cento e con una dotazione per l’Italia di circa 500-600 milioni (la Sicilia, grazie ai Governi nazionali e alla fallimentare politica siciliana ci rientra con le ‘coffe’, visto che il tasso di disoccupazione giovanile supera il 50 per cento…).

Abbiamo raccolto le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dall’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede. Tema: ovviamente l’accordo raggiunto tra il Governo regionale, sindacati dei lavoratori e associazioni degli Enti formativi.

Assessore Bonafede, dopo giornate di tensione tra lavoratori in piazza e tra gli interlocutori al tavolo istituzionale è stata trovata l’intesa. Come ci si è arrivati?

“Preliminarmente intendo sottolineare l’importanza dell’accordo raggiunto, perché ottenuto in un momento di grandi difficoltà politiche ed economiche, che non hanno fatto venire meno la volontà del Governo regionale di chiudere l’intesa secondo quanto illustrato in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars. Sono state giornate intense e travagliate con il susseguirsi di incontri e momenti di confronto sulle modalità attuative del percorso volto a garantire la continuità dell’erogazione del servizio ed il sostentamento economico per i lavoratori ed una notte di inteso lavoro. Finalmente abbiamo raggiunto il migliore accordo possibile con le parti sociali scongiurando ogni equivoco, andando avanti per tutta la notte scorsa, riscrivendo il testo della proposta di accordo in maniera condivisa”.

Nel ripercorrere la giornata di ieri, si rimarca come la tensione al tavolo trilaterale si toccasse con mano, a qualche componente del tavolo non era andato giù il fatto che Lei non fosse presente all’incontro, registrandosi anche la contemporanea assenza della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al dipartimento Lavoro, in missione istituzionale a Roma…

“La mia era solamente un’assenza fisica, ma sono stata costantemente presente, nonostante fossi impegnata su più fronti come il collegamento video con la Conferenza Stato-Regioni, il passaggio in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, oltre che la presenza in Aula per la Seduta prevista per ieri. Nonostante l’incrociarsi degli impegni sono stata costantemente in contatto telefonico per essere informata sull’evoluzione della trattativa ed al termine della lunga giornata mi sono recata presso la saletta della Commissione regionale per l’Impiego (Cri) dove si svolgevano i lavoro, restandoci tutta la notte fino al raggiungimento dell’intesa”.

Assessore, cosa prevede l’accordo?

“I lavoratori transiteranno al Ciapi di Priolo, ente regionale abilitato ad effettuare la selezione destinata ad accertare ed individuare le professionalità necessarie ad erogare le misure di politica attiva del lavoro in assolvimento ad un preciso obbligo previsto dalle norme comunitarie e nazionali. Gli operatori degli Sportelli sono gli unici soggetti riqualificati e specializzati in tanti anni di attività svolta nel settore. E’ un bacino naturale dal quale attingere le risorse umane per l’attivazione delle politiche nel mercato del lavoro. E sarà fatto attraverso le risorse che la Regione trasferirà al Ciapi per i prossimi 8 mesi”.

E poi cosa accadrà?

“Siamo già al lavoro per tracciare un percorso duraturo che passa dalla riorganizzazione in Sicilia dei Servizi per l’impiego e che porterà alla emanazione di un Avviso pubblico che troverà copertura finanziaria nella programmazione 2014/2020 in materia di orientamento e accompagnamento e nel Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (Youth Guarantee)”.

Cambierà il modello funzionale da misto a pubblico, secondo quanto sembrerebbe emergere dai passi compiuti dal Governo nazionale sulla riorganizzazione dei Servizi per l’Impiego?

“Nessuno ci ha detto fermatevi, la Sicilia ha il primato per avere, prima regione in Italia, riorganizzato il mercato del lavoro. Siamo avanti rispetto alle altre regioni e non vi è ragione per modificare il modello cosiddetto misto e la grande professionalità acquisita negli anni. L’Unione Europea vuole risultati e non polemiche sterili ed è quello che faremo all’interno delle linee tracciate dalla Programmazione 2014/2020 e dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile”.

Come risponde alle polemiche delle scorse settimane in merito alla gestione della vertenza Sportelli multifunzionali?

“E’ il momento di uscire fuori dalle polemiche a tutti i costi, dobbiamo ammettere che ce ne siamo occupati della vicenda talmente tanto da non lesinare tempo e risorse. L’impegno che ha portato alla salvaguardia dei livelli occupazionali è stato totale, non dimenticando che la questione questo Governo l’ha ereditata dal passato. Siamo distanti dalle polemiche sterili e ribadisco che sia il Governo regionale, e quindi il presidente Crocetta, peraltro, continuamente informato degli sviluppi, che le parti sociali hanno condiviso i contenuti dell’accordo e del percorso di riorganizzazione del mercato del lavoro in perfetta sintonia, cosa non facile dopo mesi di lunghe e estenuanti trattative”.

 

 

Giuseppe Messina

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