Sportelli Multifunzionali: la lavoratrice Adriana Vitale al quinto giorno di sciopero della fame

CONTINUA LA PROTESTA DEGLI EX SPORTELLISTI DAVANTI LA SEDE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA PER UN POSTO DI LAVORO CHE TARDA AD ARRIVARE

Mentre un gruppo di lavoratori della formazione professionale siciliana marciano verso Roma per chiedere il diritto al lavoro ed al mantenimento dignitoso della famiglia, a Palermo Adriana Vitale, ex sportellista, senza lavoro, senza stipendio e senza Cassa integrazione, è al quinto giorno di sciopero della fame.

In uno sfogo su un social network, la Vitale ha scritto ieri sera: “Sono al quarto giorno di sciopero della fame. Comincio ad avvertire la debolezza fisica e mentale, ma quello che fa più male è la totale indifferenza da parte di tutti, tranne un pugno di colleghi che sono molto premurosi e attenti. È vergognoso come si assiste a drammi umani senza muovere un dito, dimenticavo, sono la formazione deviata e merito tutto ciò. Non ho augurato mai il male a nessuno e non vorrei iniziare adesso, ma un mese delle stesse pene mie dovrebbero attraversarle coloro i quali mi hanno cacciata in questa situazione, giusto per provare ciò che io e la mia famiglia stiamo passando”.

Parole che devono far riflettere la politica tutta, senza steccati e contrapposizioni che in casi come questo non portano a nulla.

Ed intanto, prosegue la protesta. Gli ex sportellisti sostano incatenati e con addosso la maglietta con su scritto: “Vittima della rivoluzione crocettiana”, dallo scorso lunedì a Palermo, davanti Palazzo D’Orleans, sede del Governo regionale.

Una protesta democratica, in silenzio, vissuta sulla propria pelle e con grande dignità, quella dei lavoratori liberi vittime di un sistema politico e governativo imploso su se stesso che ha perduto la bussola ed il governo del settore.

Cinque giorni di aspettative che hanno registrato però uno spiraglio che fa ben sperare per una soluzione definitiva della vicenda.

Da quanto gli stessi hanno riferito al nostro giornale, dopo un lungo confronto con il Governo regionale sembra essersi intrapresa la strada giusta, quella che dovrebbe riportare i circa 1800 operatori degli Sportelli multifunzionali – oramai ex – ad essere impegnati nelle azioni del Piano Giovani e della Garanzia Giovani.

Serviranno atti giuridici vincolanti assunti dall’esecutivo regionale, ma i lavoratori sono moderatamente fiduciosi che qualcosa possa accadere entro la metà della prossima settimana.

Ricordiamo che i circa 1800 operatori ex sportellisti sono senza lavoro dal 23 aprile scorso. Scaduto il progetto ‘Spartacus’, affidato dall’esecutivo regionale al Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione siciliana dal 21 ottobre 2013 al 22 aprile 2014, i lavoratori si sono ritrovati, nonostante le tante promesse, senza lavoro, senza Cassa integrazione e senza prospettiva. Dal 23 aprile ad oggi è iniziata una protesta sui social prima e in piazza dopo per giungere alla ripresa lavorativa.

L’audizione della Commissione Cultura e Lavoro dell’Ars, che si sarebbe dovuta tenere stamattina per votare una risoluzione per impegnare il Governo a richiamare al lavoro gli ex sportellisti, è stata rinviata a martedì della prossima settimana.

Non è un buon segno. Forse serve qualche altro giorno per affinare gli ultimi dettagli. Chissà.

Comunque, non c’è da stare allegri, lo sciopero della fame prosegue e l’emergenza lavorativa pure.

Il Governo regionale deve rendersi conto che non è più tempo di tentennamenti e attese. Oggi più che mai serve decidere ed in fretta. L’emergenza sociale, che più volte abbiamo raccontato sul giornale è esplosa in tutta la sua dimensione.

La preoccupazione rimane come la speranza che una soluzione venga tirata fuori.

Giuseppe Messina

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