Rifiuti, nei Comuni etnei si procede a due velocità Discariche abusive a Paternò e i fondi a Belpasso

Il 2019 si apre così come si era chiuso il 2018, ossia con le periferie di Paternò ricolme di spazzatura, discariche abusive nate dal nulla e l’amministrazione comunale non ancora in grado di arginare in maniera efficace il dilagante fenomeno dell’abbandono di rifiuti pericolosi per l’ambiente e per gli esseri umani. Materiale di risulta, eternit e rifiuti speciali sono facilmente individuabili nel quartiere Scala vecchia, in particolare in via Lucania, non distante dall’istituto agrario Santo Asero, lungo corso Marco Polo, o ai margini della stradina che da Scala Vecchia porta in contrada Giaconia, nel territorio di Belpasso. «La zona deve essere bonificata – affermano all’unisono alcuni residenti di via Lucania, di via dei Mille e della parte alta di via Scala Vecchia – abbiamo segnalato la presenza di queste discariche agli uffici competenti per la loro immediata rimozione. Si tratta di una problematica di vecchia natura che ancora non si riesce a risolvere». 

Da Scala Vecchia ci si sposta nella zona del sito delle Salinelle. Da mesi l’area appare abbandonata a se stessa: spazzatura ovunque non solo ai margini della strada che porta alla zona, ma anche dentro l’area in cui si trovano i vulcanetti di fango. Nonostante il luogo sia coperto da telecamere, ignoti hanno portato via i paletti in ferro della recinzione dell’area. Un fatto che ha fatto permesso l’abbandono della spazzatura ovunque: bottiglie in mezzo ai vulcanetti, sacchetti di ogni genere e scarti edilizi. Andando verso le periferie, la sp57 Paternò-Ragalna, nella zona di contrada San Vito e Currone, all’incrocio con la sp4/II, la situazione non migliora: arance abbandonate, carcasse di elettrodomestici, sanitari lasciati per strada e perfino la carcassa di una Lancia, auto probabilmente rubata e cannibalizzata in più punti.

Intanto, nella vicina Belpasso il Comune ha ottenuto il riconoscimento del governo regionale che ha assegnato gli incentivi economici ai Comuni siciliani che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata nel 2017. All’amministrazione belpassese spetterà una erogazione straordinaria di 420mila euro in virtù di quel 70,4 per cento di rifiuti separati, che le è valso il primo posto in Sicilia tra i Comuni virtuosi con più di 20mila abitanti. «È un successo dovuto all’ottimo lavoro degli amministratori che mi hanno preceduto – dice a MeridioNews il primo cittadino di Belpasso Daniele Motta – In testa c’è l’ex sindaco Carlo Caputo, che ha progettato e messo in atto una nuova gestione del servizio, con un nuovo appalto e un nuovo operatore. Ma i veri protagonisti sono i cittadini».

Salvatore Caruso

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