Sostare, ricomincia la mattanza delle colonnine «Ne hanno già fatte esplodere tre in dieci giorni»

«È una questione tipicamente catanese quella dei parcometri esplosi per rubare i soldi al loro interno. Negli ultimi dieci giorni ne hanno fatte saltare tre, per un totale di 110 euro». Luca Blasi, presidente dell’azienda Sostare, non ha ancora individuato l’ultima macchinetta danneggiata questa notte e raggiunto telefonicamente da MeridioNews insiste sull’importanza della prevenzione e del coinvolgimento dei cittadini. Come l’anno scorso, è il peridio tra Natale e Capodanno, oltre ai giorni intorno a Sant’Agata, quello in cui vengono prese di mira le macchinette. «Intanto abbiamo spostato dalla mattina al pomeriggio l’orario della raccolta dei soldi e quindi la notte nelle cassette si trova ben poco – spiega Blasi –. Non c’è modo di preventivare se il piatto sarà ricco o scarso, ma il bottino solitamente si aggira intorno a pochi euro».

Nelle zone sensibili sono state aggiunte delle protezioni per disincentivare, antiestetiche ma necessarie, così come lo è la conferenza di servizi in cui collaborano diverse realtà cittadine. «L’anno scorso in questo periodo ne erano saltate già quindici, ma l’allerta deve essere comunque alta». Anche per l’incolumità delle persone, visto che per questa attività vengono utilizzati enormi petardi che diventano un pericolo per chi si dovesse trovare nei dintorni l momento dell’esplosione. «Ricordo che l’anno scorso sono stati trovati frammenti anche a venti metri di distanza. Anche se li fanno esplodere la sera sappiamo bene che la città è molto frequentata, soprattutto nel periodo delle vacanze natalizie».

A gennaio 2017 le telecamere di videosorveglianza di via Cimarosa avevano immortalato l’esplosione di una colonnina Sostare intorno alle quattro del mattino. Fatto per cui era stato arrestato un ragazzo catanese di 17 anni. La sua refurtiva, in quel caso, si sarebbe aggirata intorno ai 200 euro. «Se qualcuno dovesse vedere parcometri danneggiati deve segnalare immediatamente, perché probabilmente saranno oggetto di vandalismo la sera stessa». Una prima manomissione spesso avviene usando il piede di porco. Il vero danno sta proprio nella distruzione del parcometro, più che nei soldi portati via. «Quelli messi fuori uso costano otto mila euro – sottolinea Blasi –. Soldi di tutti i catanesi che utilizzano il servizio Sostare e che potrebbero essere reinvestiti in modo più utile per progetti di mobilità sostenibile, invece di essere buttati per riparare i danni che fanno questi delinquenti».

Qualcuno sui social suggerisce di usare l’app per il pagamento, aggirando così il problema dei soldi fisici. «Sicuramente la moneta elettronica può disincentivare perché chi compie queste azioni spesso ha il fine di rubare i soldi più che di compiere meri atti di vandalismo e per questo avvierò a breve una campagna per incrementare l’uso del pagamento elettronico».

Giorgia Lodato

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