L’aumento sul prezzo della sosta a pagamento non s’ha da fare. O così sembra. A Palazzo degli Elefanti salta, per la seconda volta, la seduta del consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno il rincaro della tariffa oraria delle strisce blu, da 75 a 90 centesimi. «Si tratta di un adeguamento, basato sui dati forniti dall’Istat, che farà risparmiare i cittadini di Catania», sostiene l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando. Quella sui rincari è solo una delle questioni aperte sull’approvazione del nuovo contratto di concessione da affidare alla ditta Sostare, e che il consiglio sta discutendo.
Un nuovo tentativo di accordo sarà cercato prossimamente. La riunione del senato cittadino, dopo due rinvii consecutivi per mancanza del numero legale in aula, dovrà essere riconvocata. «È un tema delicato, e molto sentito dalla popolazione – spiega l’assessore Girlando – È normale che i consiglieri siano molto attenti e ci sono degli emendamenti che potremmo accogliere. Dopo una prima fase di scontro politico, confido che si giunga all’approvazione». Intanto il vecchio contratto prosegue in proroga. Tra le norme che potrebbero essere modificate, nel nuovo, secondo Girlando alcune permetteranno un risparmio per la cittadinanza: «Il Comune paga a Sostare circa 60mila euro per alcuni servizi riguardo la viabilità stradale. Con le riforme proposte il costo sarà inglobato nella tariffa maggiorata».
Un costo che, stando ai calcoli dell’assessore, sarebbe sostenuto solo in piccola parte dai cittadini di Catania: «Dei sei milioni di proventi generati dalla sosta a pagamento, il 70 per cento arriva da non residenti e pendolari». Si tratterebbe, a conti fatti, di 4.2 milioni di euro. E il ticket orario fissato per le strisce blu catanesi resterebbe tra i più economici d’Italia: «A Palermo costa un euro, a Roma qualcosa di più. A Bologna e Napoli due euro». Ma ad aumentare, per quanto previsto nel nuovo contratto, potrebbe essere anche l’abbonamento mensile per i residenti: «Contiamo di mantenere l’incremento al di sotto dei 20 euro. Adeguandolo ai parametri rilevati dall’Istat nel resto delle grandi città italiane».
Dagli scranni dell’aula consiliare sono piovute circa 80 proposte di modifica al contratto. Per esempio quelle avanzate dal gruppo Catania Futura, che chiede l’abolizione delle strisce blu notturne e l’istituzione di un abbonamento agevolato per gli studenti universitari. Il primo firmatario è il consigliere Agatino Lanzafame: «L’approvazione del nuovo contratto Sostare è molto importante. Incide sia sulla mobilità cittadina sia sul futuro dei lavoratori. Ma il documento presentato dell’amministrazione va migliorato». E l’attenzione viene rivolta non solo al costo del biglietto «ma anche all’eliminazione di sprechi e privilegi all’interno della società partecipata – spiega il consigliere – e alla predisposizione di un piano che permetta ai cittadini delle valide alternative all’uso dell’automobile».
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