Dopo un anno di fase di sperimentazione molto positiva, il progetto Sos Sordi attivo a Palermo e provincia diventa una realtà sempre più concreta. E lo diventa grazie al protocollo d’intesa firmato oggi dal questore Renato Cortese e dal presidente della sezione provinciale dell’Ente nazionale sordi (promotore del progetto) Sergio Palumbo. Un’iniziativa condivisa con la Direzione centrale per gli affari generali della polizia di Stato e fortemente sostenuta dal questore, da sempre attento alla tutela delle categorie più svantaggiate, e che punta a rendere accessibili i servizi di emergenza 113 alle persone non udenti, mediante l’utilizzo dell’applicazione SOS sordi, che ha ottenuto anche il patrocinio dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ed è scaricabile gratuitamente.
Un progetto ambizioso, che pone tra le sue priorità quella di normalizzare il più possibile i canali di accesso alla comunicazione e all’informazione per il regolare svolgimento delle attività quotidiane. Un modo, insomma, per far sì che i non udenti possano acquisire una maggiore autonomia e dipendere sempre meno da parenti, amici o estranei in certi casi, a cui finora si sono dovuti sempre rivolgere per ricevere aiuto. Un’idea per abbattere le barriere e dare la possibilità alle persone con disabilità di poter gestire anche da sole la propria vita, utilizzando appieno le opportunità offerte oggi dalle nuove tecnologie.
Motivo per cui alla centrale operativa della questura è nato anche un apposito punto di contatto dedicato agli utenti sordi, attraverso un dispositivo cellulare di ultima generazione abilitato alla ricezione dei messaggi eventualmente inviati per le emergenze, tramite l’applicazione: ricevute le coordinate di riferimento, il nome del richiedente e il motivo della segnalazione, la centrale operativa predisporrà l’immediato intervento delle pattuglie preposte al servizio di controllo del territorio, allertando, se necessario, anche altri enti per una migliore e coordinata gestione dell’emergenza.
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