Sondaggio Demopolis sul governo Monti

Per gli italiani la priorità del governo Monti dovrà essere la riduzione dei costi della politica. Per i cittadini del nostro Paese il secondo obiettivo da raggiungere è la crescita economica. Questi, in sintesi, i risultati di un’indagine realizzata dall’Istituto Domopolis per il programma Otto e Mezzo condotto su L7 da Lilli Gruber.

Dopo la fiducia in Parlamento, crescono le aspettative della gente nei confronti del nuovo governo presieduto da Mario Monti. Il momento non è dei migliori. E gli italiani sono consapevoli (ma non felici, immaginiamo) che l’esecutivo, questa volta, metterà le mani nelle loro tasche. Tutto sommato, almeno questo lascia capire il sondaggio (che comunque non differisce molto dagli obiettivi del governo Monti), l’opinione pubblica, oggi, è disposta a fare sacrifici solo se all’insegna di una reale equità sociale.

Stando al sondaggio, il 97% degli italiani, come già accennato, chiede al governo Monti impegni precisi sulla riduzione dei costi della politica. L’81% preme per un impulso alla crescita economica del Paese, puntando, magari, sulla creazione di posti di lavoro per i giovani. ll 73% chiede un contrasto più serio all’evasione fiscale.

L’indagine affronta anche il tema di una possibile imposta patrimoniale: ipotesi che vede d’accordo il 68% degli italiani, a condizione che ad essere colpite siano le grandi ricchezze. Per gli italiani, stanchi di un Parlamento fatto da ‘designati’, un’altra priorità è rappresentata dalla riforma elettorale che dovrebbe consentire ai cittadini di tornare a scegliersi i propri rappresentanti alla Camera dei deputati e al Senato.

“I due terzi dei cittadini – afferma il direttore di Demopolis, Pietro Vento – si augurano che l’ssecutivo, voluto da Giorgio Napolitano, possa giungere a fine legislatura, per portare a termine il programma di crescita e di riduzione del debito pubblico. Ma gli italiani immaginano che sarà un percorso con molti ostacoli: la storia recente fa temere infatti il rischio di una vulnerabilità della maggioranza nei due rami del Parlamento. Una debolezza che deriva dalle differenti posizioni sulle misure da adottare e dai calcoli elettorali di alcuni partiti”.

 

Nota metodologica

L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, è stata condotta per LA7, dal 14 al 16 novembre 2011 con metodologia CATI, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di 1.010 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Nota metodologica completa su: www.demopolis.it

Redazione

Recent Posts

Tangenziale di Catania, morta una persona nello scontro tra un’autocisterna e un furgone

Detriti ovunque e un furgone totalmente distrutto. A terra il corpo senza vita di una…

6 ore ago

Incidente sulla tangenziale di Catania, scontro autocisterna-furgone. Una persona è deceduta

Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 19 lungo la tangenziale di Catania…

7 ore ago

Bimbo di 10 mesi cade dalla culla. Elisoccorso non riesce ad atterrare a Palermo

Un bimbo di dieci mesi è caduto dalla culla a casa e i medici della…

8 ore ago

Maltempo, continua l’allerta meteo in Sicilia. Oggi cinquanta interventi dei vigili del fuoco tra Palermo e provincia

La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico in Sicilia,…

8 ore ago

Peculato, prescritto e assolto l’ex vescovo di Trapani Francesco Miccichè

I giudici del tribunale di Palermo, presieduti da Franco Messina, hanno dichiarato prescritta l'accusa di peculato nei confronti…

9 ore ago

Chiusa la palestra di Valeria Grasso: l’imprenditrice antimafia occupava il bene confiscato senza averne titolo

La peculiarità della storia è che non è qualcosa di statico, ma cambia, si evolve,…

10 ore ago