Quattro donne provenienti dal mondo dell’associazionismo hanno deciso di fondare una base dalla quale partire per uno sviluppo concreto e sostenibile del territorio e delle persone. Questo l’obiettivo di QuiPalermo, l’associazione fondata da Liliana Maniscalco, Daniela Conti, Daniela Di Miceli e Daniela Tomasino, presentata ieri nei locali della sede palermitana di Amnesty International. Da Arcigay ad Amnesty alla Croce Rossa, condividono un background ricco di esperienze di volontariato attivo: «Esperienze che continueranno – afferma Daniela Tomasino, presidente -. Con queste e altre associazioni condividiamo i principi fondamentali». QuiPalermo si occuperà anche di ambiente e sostenibilità, la ciclofficina, prevista per Palermo nel 2016, è un progetto in partenariato con un’associazione ciclistica e sarà un luogo nel quale sviluppare e condividere la cultura della bicicletta e del muoversi verde. Anche un blog di cucina nel futuro dell’associazione «Rivisiteremo i piatti tipici siciliani in chiave vegana e vivace».
Non ultimi, anzi, i diritti dell’infanzia «Siamo in costante contatto con il Garante dell’infanzia». La figura comunale recentemente istituita sarà d’appoggio nel recupero dei dati certi sulle condizioni dell’infante a Palermo e in Sicilia, e collaborerà nel lancio di campagne di sensibilizzazione e di sostegno come la cesta della vita: «Un’idea copiata dai finlandesi – raccontano a MeridioNews le socie -, che prevede la realizzazione di una cinquantina di ceste porta enfant colme dell’occorrente per il bambino da donare alle neo-mamme appartenenti alle categorie svantaggiate». L’idea è di arrivare a un network nazionale che in ogni città potrà mettere insieme la cultura dei diritti con lo sviluppo sociale. «Cultura e diritti e società sono concetti che si compenetrano – continua -, saranno ambiti nei quali agiremo innovando ciò che c’è, nulla di banale o artificiale». I primi progetti prenderanno il via a marzo, saranno degli itinerari particolari: liberty, sacro, degustativo e autodafè, saranno le tematiche di partenza per affrontare argomenti cruciali in modo alternativo.
«Sono occasioni per parlare, anche marginalmente, della storia e dei diritti – spiega Tomasino -. Ad esempio nell’itinerario dell’autodafè andremo incontro alle carceri e alla caccia alle streghe, uno spunto per discutere dei reati che ancora oggi non vengono considerati tali, come la tortura». Tra i progetti anche quello di bandire un concorso per una nuova porta di Palermo. Una porta che sia per i ragazzi che vanno via perché non c’è lavoro o per chi arriva colmo di speranze. Ma all’orizzonte nessun nuovo partito al femminile. «La politica di oggi è obsoleta, i politici hanno perso la sfida con la contemporaneità e non ascoltano le richieste della comunità – continua Daniela Tomasino -. Le proposte per i beni comuni sono politica, ma sono progetti concreti da sviluppare nei diversi ambiti che interessano la città». Tramite l’account Twitter @QuiPalermo e l’indirizzo associazionequipalermo@gmail.com si possono richiedere maggiori informazioni sulle iniziative e manifestare la volontà di partecipazione.
Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…
I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…
Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…
Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…
La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…
Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…