Il solarium di Ognina – costruito di fronte all’istituto Nautico – doveva essere smantellato entro il 31 ottobre. La data è quella stabilita dalla Regione e coincide col termine della stagione balneare. I lavori spettavano alla ditta Fraggetta Fabio & c. sas – che tre anni fa ha ottenuto la gestione dei solarium e delle spiagge libere comunali – ma gli operai non sono mai stati visti a lavoro. A tirare via assi di legno e tubi di metallo ha provveduto – con un giorno di ritardo sulla scadenza fissata dalla Regione – la mareggiata che domenica ha raggiunto le coste catanesi.
«Il solarium – che di sera ospitava un locale dove bere e ballare – è stato utilizzato fino a pochi giorni fa da Fraggetta», spiega l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata. La battigia sulla quale la struttura era stata costruita è adesso invasa da pezzi di legno, di metallo e altri detriti provenienti da quel che resta della piattaforma distrutta dalla forza delle onde. «Aspetto una relazione dai miei tecnici – dice a MeridioNews l’assessore – per accertare l’entità del danno ambientale causato alla costa». A ripulire la zona dovrà provvedere la stessa ditta che avrebbe dovuto pensare allo smontaggio e che «se ci saranno gli estremi – conclude D’Agata – sarà diffidata per attivarsi al più presto».
L’impresa prende il nome di Fabio Fraggetta il cui fratello è Claudio. Quest’ultimo è un dipendente comunale vicino al sindaco che si occupa di eventi, spettacoli, cultura e sport. A maggio 2013, nel vivo della campagna elettorale cittadina, è stato anche rappresentante della lista civica Patto per Catania, tra quelle che appoggiavano la candidatura di Enzo Bianco a primo cittadino. La convenzione tra la ditta Fraggetta e il Comune – stipulata a giugno 2013 – scade nel 2015. Una clausola stabilisce però che l’accordo è rinnovabile per altri due anni. «No, assolutamente no – è la risposta dell’assessore D’Agata al riguardo – sarà bandita una nuova gara». Alla quale però potrebbe partecipare anche la ditta Fraggetta, e aggiudicarsi la gestione per altri tre anni.
«È vero – ammette D’Agata – ma chiederemo idonee garanzie». Più volte il Comune ha avuto da lamentarsi con l’impresa che finora ha gestito gli spazi pubblici balneari. Lo scorso anno, infatti, la ditta è stata più volte al centro delle cronache e delle polemiche. Dalle proteste dei bagnanti sui servizi offerti alla Playa – degrado e muffa, cassetta di primo soccorso vuota e assenza della torretta di salvataggio – a una multa per ombrelloni e sdraio senza autorizzazione. Sempre nel 2014, inoltre, la ditta avrebbe scavalcato il Comune, dando il benestare allo svolgimento del circo alla spiaggia libera numero 1. Quest’anno è toccato poi a tre turisti allontanati perché accompagnati da un cane, nonostante una norma regionale apposita ne consenta la presenza.
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