Slitta al 4 gennaio la chiusura di via Amari Orlando: «Sarà un’isola pedonale anomala»

Pace fatta tra il Comune e i commercianti di via Emerico Amari: la chiusura della strada per i lavori dell’anello ferroviario slitta al 4 gennaio. La decisione è arrivata dopo un vertice con le associazioni di categoria e la commissione Attività produttive, per la gioia dei negozianti che non vedevano di buon occhio la presenza di ruspe e transenne durante le festività natalizie. D’altra parte la stessa amministrazione aveva già sospeso l’ordinanza di chiusura perché la Tecnis non aveva collocato la segnaletica stradale e non aveva completato lo spostamento dei sottoservizi nei tempi previsti.

A dare l’annuncio è stata la consigliera comunale Rita Vinci del Movimento 139, componente della stessa commissione. «Una decisione – dice – che scongiura disagi ai commercianti in un periodo importante quale quello natalizio e che manifesta la sensibilità dell’amministrazione attiva rispetto alle esigenze dei cittadini e di chi vive e lavora nella zona interessata dai lavori». La sospensione non comporta costi aggiuntivi per la stazione appaltante Rfi. Uno stop di due mesi che allunga ulteriormente i tempi di un cantiere che sconta già diversi ritardi, tanto che inizialmente l’amministrazione non voleva sentire ragioni e intendeva confermare la chiusura. Il dietrofront è arrivato solo dopo le ferme rimostranze delle associazioni di categoria e soprattutto il braccio di ferro con la Tecnis sul rispetto della tabella di marcia.

Ancora oggi, nella sua nota, Palazzo delle Aquile ha sottolineato che «in ogni caso i lavori che interesseranno la via Emerico Amari prevedono sì la chiusura al traffico veicolare ma anche una piena fruibilità e addirittura l’aumento della superficie utile dei marciapiedi». Anche il sindaco Leoluca Orlando ha battuto il tasto sulla «piena fruibilità» della strada anche quando, in futuro, sarà inaccessibile alle auto diventando una vera e propria isola pedonale: «Il rinvio della chiusura – afferma – sarà una buona occasione per progettare gli interventi utili per trasformare una pedonalizzazione necessaria in una nuova opportunità per incrementare e sostenere le attività commerciali in via Emerico Amari. Ancora una volta, nel processo di sviluppo e infrastrutturazione della città, seppure con fatica, è possibile tenere insieme presente e futuro per fare Palermo ancora più bella e moderna».

«Soddisfazione» è stata espressa da Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. «I commercianti – dice -, le cui imprese insistono nella zona interessata dal cantiere, salveranno il lavoro del periodo natalizio, che commercialmente è di importanza vitale, soprattutto a fronte dei grandi disagi patiti da chi opera in questa zona. Una strada senza le luci delle vetrine è una strada triste e poco sicura. Confcommercio continuerà a monitorare da ora in avanti sui tempi e sulle modalità dei cantieri». Il presidente della commissione Attività produttive del comune di Palermo, Paolo Caracausi di Idv, si augura che «in queste settimane di stop si possa lavorare affinché le proposte che vengono dai commercianti vengano accolte e perché vengano messe in atto tutte le iniziative necessarie per ridurre i disagi». 

Per il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina «bloccare l’economia in una delle aree nevralgiche della città, specialmente con l’avvicinarsi delle feste, sarebbe stato drammatico per i commercianti. Il dialogo ha la priorità e porta sempre a buoni risultati» mentre il presidente di Confesercenti Palermo Mario Attinasi ribadisce «la richiesta di una defiscalizzazione per le imprese e di iniziative volte ad attirare turisti e cittadini nella zona di via Amari, che non può trasformarsi in un deserto. La città ha bisogno delle grandi opere pubbliche, ma ha bisogno anche di mantenere vivo il suo tessuto produttivo»

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