Siracusa, presunte infiltrazioni nel Partito democratico Deputato Zappulla: «Parole pronunciate per infangare»

«Molte zone d’ombra e un sistema malato a causa di una asticella della legalità e della trasparenza ceduta e caduta troppo in basso». Sono queste le valutazioni in merito alle vicende del Comune di Siracusa che il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Zappulla, ha confermato questa mattina durante la sua audizione in commissione regionale antimafia. «Ho accolto volentieri l’occasione di dire la mia opinione davanti alla commissione su quella che reputo una dichiarazione estemporanea e improvvisata fatta da un uomo politicamente in grande imbarazzo che, di fronte al suo stesso partito che lo stava sfiduciando – spiega Zappulla, facendo riferimento alla frase pronunciata dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, durante una direzione provinciale del Pd – ha pensato di uscire dall’angolo in cui era finito cercando di attirare l’attenzione su un altro tema». 

Durante l’audizione secretata, durata più di un’ora, il deputato nazionale ha consegnato stralci delle conferenze stampa che ha tenuto da solo e insieme alla consigliera comunale del Pd Simona Princiotta sulle vicende comunali «per dimostrare, descrivendo i fatti, che non c’è nessuna infiltrazione mafiosa all’interno del Pd locale e che le cose che il sindaco Garozzo continua a dire sono infondate e frutto dello scontro in atto da anni». Davanti alla commissione presieduta da Nello Musumeci, Zappulla ha parlato anche dei «12 fascicoli di indagine, cinque già conclusi di cui quattro con 31 richieste di rinvio a giudizio che testimoniano che le ipotesi di infiltrazione emerse riguardano semmai – precisa Zappulla – le accuse di concussione e corruzione e tante anomalie e irregolarità amministrative e gestionali le cui responsabilità politiche sono, comunque, in capo al sindaco». Lo scenario nel quale inquadrare il caso siracusano, secondo il parlamentare sarebbe, insomma, quello di «un grande flop fatto da chi si è dilettato, per tentare di nascondere le proprie responsabilità e l’evidente debolezza politica, a costruire polveroni inutili e a fare dichiarazioni infamanti per infangare alcune persone».

A fine audizione Musumeci ha commentato: «Zappulla ha sostanzialmente confermato le accuse e le critiche già rassegnate alla commissione dalla signora Princiotta, con particolare riferimento alla gestione del Comune da parte della giunta Garozzo e alle vicende che negli ultimi anni hanno caratterizzato la vita interna del Partito democratico aretuseo». Continuano così le indagini della commissione regionale antimafia, che ha già ascoltato il sindaco, la consigliera Princiotta con il suo avvocato Giuseppe Calafiore, mentre si aspettano anche le decisioni in merito della commissione parlamentare antimafia che, la scorsa settimana, ha già audito a Roma il primo cittadino aretuseo.

Marta Silvestre

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