Siracusa, Noi albergatori lancia l’allarme per il turismo «Per ripartire serve l’impegno del Comune sui servizi»

«Dopo sette mesi di crisi, in città l’occupazione camere ad agosto si attesta intorno all’80 per cento. Un turismo perlopiù di prossimità con un 60 per cento di soggiorni di corregionali e un 40 per cento di vacanzieri provenienti dal Centro-Nord Italia. Pochissimi i turisti stranieri». A fare il punto dopo un Ferragosto caratterizzato dalla pandemia del nuovo coronavirus è Giuseppe Rosano, il presidente di Noi albergatori Siracusa

Un’analisi che offre una prospettiva poco incoraggiante. «Fin qui abbiamo registrato un turismo in forte calo, fatto di vacanzieri basso spendenti. Quasi il 65 per cento delle prenotazioni – aggiunge Rosano – è accompagnato dalla condizione di accettare il bonus vacanza. Preoccupa – avverte il presidente – lo scarso numero di prenotazioni di stranieri per settembre e ottobre. E poi, a novembre, si tornerà in letargo sino alla Pasqua del 2021». 

Un futuro che per il settore alberghiero non sembra roseo. «Siamo già al lavoro per impostare le strategie di ripartenza – spiega Rosano – con l’obiettivo di stipulare contratti di collaborazione con i soggetti che promuovono la domanda: tour operator e grossisti italiani e internazionali. Se la pandemia non si ripresenterà con gli effetti devastanti di quest’anno, per il 2021 prevediamo di garantire un congruo numero di soggiorni di turisti nella nostra città. Assicurando, nel contempo, posti di lavoro agli addetti che gravitano in tutto il comparto turistico». Un doppio livello di impegno a fronte del quale il presidente della sezione aretusea di Noi albergatori si chiede: «Quali servizi il Comune di Siracusa riserverà ai turisti per il prossimo anno? Nell’attuale scenario – sostiene Rosano – se non corriamo ai ripari, chi ne uscirà più ammaccato, oltre agli albergatori, sarà la reputazione di Siracusa quale destinazione turistica».

Mobilità, trasporto pubblico, traffico caotico, strade ridotte a colabrodo. Mancanze e criticità di una città «poco a dimensione di turista. Servono soluzioni per dotare Siracusa di una dignitosa area per lo stazionamento degli autobus, il potenziamento dei parcheggi, il decoro e la pulizia. Stesso discorso – continua Rosano – per le località balneari dell’Arenella e di Fontane Bianche, lasciate in totale abbandono. Senza questi interventi ogni sforzo per consolidare un maggiore flusso di turisti sarà vanificato. Per questo, serve che l’amministrazione comunale metta in atto una vera progettualità sulle cose da realizzare perché i rischi che corre il turismo – conclude – li corre l’intera economia cittadina». 

Marta Silvestre

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