«Questa mattina, quando sono scesa e ho visto la mia auto, ho subito pensato a ognuna delle donne, anche con i figli, che ci sono salite dentro, di giorno e di notte, con valigie e buste di ogni tipo. Quella macchina che è stata anche un primo rifugio di passaggio per molte donne vittime di violenza e che oggi non potrà più esserlo». È questa la prima preoccupazione di Daniela La Runa, avvocata e presidente della Rete centri antiviolenza siracusana che ieri mattina ha trovato la sua Focus nera distrutta dalle fiamme all’interno del parcheggio condominiale.
Erano circa le 5 del mattino ieri quando la macchina di La Runa è stata avvolta dalle fiamme. «Ho collegato quasi immediatamente che era il giorno di quell’udienza». Il riferimento è a un procedimento per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia che «dopo circa un anno, è ancora solo alla fase dell’udienza preliminare. È vero che potrebbe trattarsi solo di un caso fortuito – precisa l’avvocata a MeridioNews – ma in coincidenza di altre due udienze di questo procedimento, negli anni passati, erano già state danneggiate le auto del padre e del fratello della mia assistita, precisamente il giorno prima dell’udienza per la separazione e dell’udienza preliminare». Sono solo supposizioni quelle che la professionista lega a quest’uomo siracusano, attualmente sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna con cui è in corso anche il giudizio di separazione.
Dopo la querela da parte della legale proseguono le indagini. Un vicino intanto ha riferito di aver sentito un forte botto e poi di aver visto una striscia di liquido a terra che partiva proprio dall’auto. «Non mi sono lasciata intimorire né scoraggiare nemmeno per un attimo, e ieri stesso – afferma – sono andata in udienza e ho discusso avendo accanto il presidente dell’ordine degli avvocati e anche le ragazze del mio centro antiviolenza a darmi ancora più forza».
Intanto, per oggi pomeriggio è stata organizzata da molte associazioni del territorio una fiaccolata di solidarietà «per porre l’attenzione su quante persone come Daniela La Runa rischiano, ogni giorno, semplicemente svolgendo un’attività di contrasto a violenze, ingiustizie e prevaricazioni di ogni tipo», spiegano. «È un bel gesto di vicinanza da parte di tutta la società civile e i cittadini per bene – conclude l’avvocata -, che serve a lanciare un messaggio di fondamentale importanza nei confronti di chi cerca di intimidirci: “Non siamo sole e non ci spezziamo“».
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