«Dopo essere stati spremuti come limoni per anni, e non avendo più come pagare questi signori, abbiamo deciso di denunciare e appena ciò si è venuto a sapere siamo stati messi alla porta». A parlare è Francesco Abruzzo, presidente della cooperativa Stes, e i signori cui fa riferimento sono una decina fra funzionari e dirigenti del Comune di Siracusa che Abruzzo veva già denunciato nell’agosto del 2015.
«Preciso – ha spiegato l’imprenditore – che ho dovuto non solo pagare in denaro tangenti, fare regalie e ristrutturare appartamenti personali, ma ho dovuto anche assumere personale che altrimenti non avrei mai assunto». Tutto questo sarebbe avvenuto per circa 15 anni, a partire dal 2000, da quando la sua cooperativa si occupa di manutenzione stradale.
Durante la conferenza stampa il deputato nazionale del Pd Giuseppe Zappulla ha parlato di «sistema malato e superficialità nella gestione della cosa pubblica», mentre la consigliera comunale del Pd Simona Princiotta, che nei mesi scorsi aveva già mosso accuse sulla corruzione all’interno del Comune aretuseo, ha denunciato l’irregolarità della gara d’appalto alla quale avrebbe partecipato solo l’azienda vincitrice.
«La mia cooperativa – ha detto Abruzzo – negli ultimi anni ha subito dall’amministrazione drastiche riduzioni economiche e per pagare i lavoratori abbiamo usato i soldi dell’Iva che avremmo dovuto versare allo Stato. La nostra unica colpa – ha concluso – è aver subito un sistema che ci ha costretti, usati, spremuti e ora distrutti».
Nel 2015, dopo quattro anni in cui il servizio della manutenzione stradale è stato dato in regime di proroga alla cooperativa Stes, la gara d’appalto è stata vinta da un’altra impresa. «È stato pubblicato un bando – ha denunciato Princiotta – che poneva come requisito preliminare che la valutazione della proposta tecnica abbia totalizzato un minimo di 40 punti. La Stes, resasi conto che non poteva superare i 35 punti, non ha partecipato. Fin qui niente di scandaloso, ma se si legge il verbale di gara del 6 marzo 2015 si evince che “si è conclusa la disamina dell’offerta tecnica presentata dall’unica concorrente SIRAM S.p.a. con l’attribuzione di 23 punti” che si è aggiudicata un appalto di oltre due milioni di euro con soli 23 punti, mentre – precisa – il bando ne richiedeva almeno 40. Dopo questa aggiudicazione, il Comune ha continuato a prorogare e pagare la convenzione alla Stes perché la SIRAM non era in condizione di svolgere il servizio. Il punto è – conclude la consigliera – che non può passare il messaggio che chi denuncia possa essere penalizzato con la perdita del posto di lavoro».
La denuncia dell’imprenditore arriva in un momento in cui Siracusa è già nel vortice delle bufere: dalla gestione degli asili nido e degli impianti sportivi comunali affidati in maniera illecita e senza bando fino alla sfiducia, il 13 settembre, del sindaco Giancarlo Garozzo da parte del suo stesso Pd.
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