Il 2019, per il Catania, comincia nel peggiore dei modi. Il ko per 2-1 maturato questo pomeriggio al De Simone di Siracusa fa scappare a +12 la capolista Juve Stabia, permettendo anche al Trapani di allungare in seconda posizione. Prestazione insufficiente da parte di tutta la squadra. In discussione anche le scelte di Sottil: Esposito e Scaglia disastrosi nella prima frazione di gioco, con un centrocampo in balia degli avversari. Si salvano i subentranti Baraye e Angiulli.
Top
Joel Baraye: il giovane esterno sinistro subentra nella ripresa all’insufficiente Scaglia, mettendosi subito in mostra. La forma fisica non è ancora al top a causa dell’infortunio patito lo scorso dicembre, ma l’ex giocatore dell’Entella dimostra immediatamente di avere più gamba di chi lo ha preceduto sulla fascia mancina. Le sue continue scorribande mettono in difficoltà i dirimpettai siracusani: non trova mai lo spunto vincente, ma in una giornata così buia la sua prestazione gli permette comunque di essere considerato come il migliore in campo.
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Federico Angiulli: entra per il nuovo acquisto Carriero alla mezz’ora della ripresa, dando ordine e dinamismo. Sembra in buone condizioni fisiche e non si spiega il mancato utilizzo da parte di mister Sottil, se non con dinamiche legate a una sua prossima partenza nel corso della finestra invernale di calciomercato. Come per Baraye, anche nel suo caso manca all’appello lo spunto vincente: la sua fisicità nel reparto mediano, però, ha consentito al Catania di poter alzare il baricentro, mettendo in difficoltà i rivali nella parte finale di gara.
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Luca Calapai: il numero 26 rossazzurro non si rende protagonista di un match memorabile, è bene chiarirlo. La sua, però, è una prova quantomeno generosa: l’ex calciatore di Modena e Carpi, infatti, ha provato a dare il suo contributo alla manovra offensiva con continue scorribande sulla fascia destra, pur non trovando mai lo spazio per cross decisivi. Discreto anche in fase difensiva: nella giornata no della retroguardia rossazzurra lui riesce a salvarsi.
Flop
Andrea Esposito: il centrale difensivo ex Vicenza e Lecce viene impiegato dal primo minuto a causa delle non perfette condizioni fisiche di Silvestri. Probabilmente, Andrea Sottil ha subito rimpianto la scelta: sulla rete di Catania, infatti, i numero 28 del Catania cincischia, non andando a chiudere l’attaccante. Il suo errore in marcatura, poi, è decisivo nel propiziare il raddoppio di Rizzo. Tutto questo senza contare una miriade di interventi scomposti e fuori tempo che, tra l’altro, gli sono anche costati un’ammonizione. Un disastro.
Flop
Luigi Scaglia: scelto da Sottil come sostituto di Ciancio sull’out di sinistra, il giocatore si rende protagonista di una partita interpretata subito male. In costante sofferenza sui break offensivi di Palermo e Catania, l’esterno sinistro si è rivelato anche molto impreciso in fase di impostazione e proiezione offensiva, evidenziando una forma fisica forse non eccellente. L’ingresso di Baraye, probabilmente tardivo, fa cambiare ritmo ai rossazzurri su quel lato del campo.
Flop
Francesco Lodi: la gran punizione che nel finale è valsa l’inutile gol della bandiera non cambia di una virgola il giudizio sulla sua gara. Il numero 10 rossazzurro sembra sempre di più un giocatore in difficoltà a livello fisico: oggi anche le idee erano piuttosto annebbiate, elemento che non gli ha consentito di dare la solita mano in fase di avvio delle azioni e di rifinitura. Il giocatore, forse, andrebbe gestito in maniera differente.
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