Un distaccamento dello Sportello unico per le attività produttive (Suap) a Ballarò. Ad annunciare la sua istituzione è stata l’assessore alle Attività produttive del Comune, Giovanna Marano, durante il primo incontro pubblico organizzato per mettere a punto una serie di iniziative a favore del mercato storico ma anche per affrontare i tanti problemi del quartiere Albergheria. Nei locali del centro Santa Chiara ieri c’erano il sindaco e tutta la giunta comunale. Da circa due mesi associazioni, residenti, commercianti, operatori culturali, turistici e sociali si riuniscono, settimanalmente, nell’assemblea SOS Ballarò (Storia, orgoglio e sostenibilità) per discutere dello stato di vivibilità e di abbandono del quartiere.
«Ho voluto con me tutta la giunta, una rappresentanza delle aziende partecipate e la polizia municipale – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – perché questo è un momento importante. È un’occasione per incontrarci e mettere a sistema le molte cose che ancora non vanno. Io dico sempre che Ballarò è Palermo e Palermo è Ballarò e vorrei ringraziare il comitato cittadino per aver avviato questo percorso esemplare. Il percorso da intraprendere non può essere solo incentrato sulla legalità, ma dobbiamo anche tener conto della cultura e lo sviluppo economico».
Ed è proprio per aiutare i commercianti che nel quartiere nascerà un distaccamento del Suap. «Abbiamo anche individuato la sede: sarà palazzo Tarallo – ha spiegato l’assessore Marano -. È la prima volta che facciamo un esperimento simile. L’intenzione è quella di far acquisire conoscenze su misure e interventi ai commercianti e di accompagnarli in un processo di regolarizzazione». Sergio Marino, presidente della Rap, ha detto la sua sulla gestione dei rifiuti: «Innanzitutto sistemeremo i marciapiedi in via Grasso e via Verga, due strade con alcuni fossi dove si accumula immondizia – ha assicurato durante l’assemblea -. Poi partiremo anche con la raccolta differenziata porta a porta, dopo aver fatto una campagna di comunicazione e distribuito i kit. Ultimo passaggio importante sarà l’individuazione di un punto di raccolta dei rifiuti ingombranti».
Tutti gli assessori della giunta hanno avanzato le proprie proposte sul quartiere dopo che il comitato ha indicato esigenze precise per risollevare le sorti di uno dei luoghi più significativi della città. Innanzitutto c’è il mercato dell’usato di San Saverio, dove spesso viene venduta anche merce rubata. «Dovrà essere delimitata un’area – ha detto il sindaco – e il mercatino potrà essere allestito solamente la domenica e non si potrà vendere merce nuova, ma solo usata».
Un altro problema sollevato dai residenti riguarda gli allagamenti di via Porta di Castro, che si ripetono puntuali dopo ogni temporale. «Si creano perché quando piove scaricano sulla via corso Calatafimi, via Cappuccini e corso Pisani che diventano tre veri e propri fiumi – ha spiegato l’assessore al Centro storico Emilio Arcuri -. Stiamo lavorando a un collettore sud orientale, ma i tempi purtroppo sono lunghi perché ci sono diversi passaggi da fare con la Regione che dovrà finanziare l’operazione visto che dei 115 milioni chiesti al ministero ce ne hanno approvati solo cinque che serviranno per Passo di Rigano».
Molte altre proposte hanno toccato vari punti come le scuole, la pedonalizzazione di alcune aree, la nascita di un BiblioBus che possa essere attrattore per i ragazzi e farli avvicinare alle biblioteche e il recupero di altri spazi abbandonati. La riunione è terminata con la promessa di alcuni incontri con gli assessori su temi specifici che avranno luogo nelle prossime settimane per concretizzare quanto detto e con un altro incontro di verifica generale in programma a marzo dell’anno prossimo.
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