Azioni comuni contro l’abusivismo presente nel settore della sicurezza privata e contro quelle imprese che, seppur regolarmente autorizzate ad operare sul territorio regionale, effettuano pratiche scorrette a danno delle imprese sane, innescando un pericoloso circuito di corruzione tra privati.
È l’appello lanciato alla Prefettura e all’Ispettorato del lavoro da parte di Carmelo Stivala, presidente del settore Sicurezza Privata di Confindustria Catania. «Molti operatori – spiega Stivala – offrono i propri servizi a prezzi eccessivamente bassi, tali da non poter garantire nemmeno la copertura dei minimi tariffari previsti nel contratto nazionale di lavoro e nelle tabelle di congruità pubblicate dal ministero dell’Interno. La pratica dei ribassi anomali si riscontra anche nel caso di appalti pubblici, settore in cui si annidano spesso interessi poco trasparenti che contrastano con la libera competizione tra imprese e danneggiano pesantemente i lavoratori».
Da qui la richiesta di tutela della legalità e di trasparenza nel mercato, fatta alle istituzioni da parte delle imprese riunitesi oggi nella sede dell’associazione. Un incontro resosi necessario dopo il susseguirsi delle gravi violazioni tariffarie che continuano a registrarsi nel comparto dei servizi di vigilanza privata.
«Questo fenomeno – prosegue Stivala – ha costretto molte imprese ad operare pesanti riduzioni di personale, generando una crisi strutturale, pur in presenza di un mercato potenzialmente ricettivo. Nei prossimi giorni si terrà un vertice con la Prefettura e l’Ispettorato del lavoro per trovare soluzioni condivise da mettere in atto».
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