Sicurezza ponti, Orlando fa il bilancio e annuncia lavori «Dormo tranquillo. Interventi imminenti su 19 strutture»

Il crollo del ponte Morandi a Genova il tema della sicurezza delle strutture è salito in cima alle agende delle amministrazioni di tutto il Paese. Dopo l’incontro di tre ore a Palazzo d’Orleans il sindaco di Palermo Leoluca Orlando traccia il bilancio, tra mani strette, relazioni tecniche e promesse di intervento, delle infrastrutture a rischio non solo a Palermo, ma in tutta l’area metropolitana. Presenti, insieme al primo cittadino e ai vertici della Regione, anche l’Anas, il Cas, Rfi, il sindaco di Messina, il rappresentante del sindaco di Catania e degli altri sei liberi consorzi. «È stato un incontro importante e significativo – dice Orlando – tutti abbiamo presentato un prospetto delle criticità relative a ponti e sovrappassi». 

«Per quanto riguarda la Città metropolitana di Palermo – prosegue – abbiamo cinque ponti: tre di questi sono stati chiusi per la mancata possibilità di impegnare somme che ci sarebbero anche, ma che non si possono spendere a causa del prelievo forzoso da parte dello Stato agli enti intermedi, soprattutto le province, assai ingenti al quale non corrisponde una adeguata ridistribuzione di risorse, specie in Sicilia per via dell’autonomia regionale». I tre ponti in questione sono ponte Serra del Monaco, il vanellone del Fonditore, il ponte della Morgara, chiusi in attesa di sbloccare i progetti. Poi c’è il ponte sul fiume Eleuterio, ancora aperto, ma in procinto di serrata: «lunedì si provvederà dopo un incontro tecnico a costruire una viabilità alternativa, è una struttura particolarmente importante per gli abitanti di Aspra». E infine Cozzo Scozzari, sulla strada provinciale 134, di cui, dice ancora Orlando «abbiamo rifatto le paratie e stiamo facendo uno studio per le strutture statiche».

Il sindaco ha voluto fugare le ombre, invece, sulle strutture cittadine: «Abbiamo iniziato nel 2014 un’azione di monitoraggio costante dei 25 tra ponti, sovrappassi e altre strutture che in qualche modo possono essere interessate da problemi di sicurezza. La giunta ha approvato un programma triennale delle opere pubbliche con 59 milioni di euro di interventi». Nessuno spazio alle critiche giunte nei giorni scorsi in particolare dall’area del M5S. «Non trasformo la sicurezza dei cittadini in una questione elettorale – replica Orlando – Giorno per giorno mi sento tranquillo per il lavoro dei tecnici. Preferisco cento persone incolonnate che non riescono a camminare a un ponte che crolla». E più volte ripete: «Laddove arriva da parte di tecnici dell’amministrazione comunale una segnalazione di intervento per ragioni di sicurezza interveniamo immediatamente. Alcuni casi non riguardano la sicurezza: l’intonaco che cade non è per forza un rischio per la struttura, ma quando uno dei nostri tecnici segnala problemi di sicurezza non passano tre secondi che quella struttura si chiude».

«Il nostro non è un programma di manutenzione straordinaria, ma di manutenzione programmata – continua il primo cittadino – inoltre, oggi abbiamo chiesto di istituire un tavolo regionale che controlli le certificazioni di sicurezza dei singoli enti». Presente alla conferenza stampa anche il capoarea Nicola Di Bartolomeo, che ha fatto il punto sui lavori in corso e su quelli che partiranno a breve. «Al momento ci sono due accordi quadro, di cui uno che riguarda ponte Corleone e il ponte Oreto», ponti che l’architetto definisce sicuri, alla luce dei rilievi appena fatti, specie sul primo: «Su ponte Corleone sono state fatte delle simulazioni in sito sulle travi e sui fermi e viene precisato in molte relazioni che abbiamo agli atti che le strutture rientrano nei parametri europei di sicurezza». Anche un terzo accordo quadro riguarderà ulteriori e definitivi lavori per lo più su ponte Corleone e ponte Oreto, si tratta di 2,8 milioni. «C’è già un contraente – spiega Orlando – ma occorre approvare il bilancio per potere sbloccare le cifre e iniziare i lavori». E ancora Di Bartolomeo: «Non risponde al vero quando viene asserito che su ponte Corleone non è stato fatto nulla dal 2002, ci sono stati degli interventi subito dopo la relazione di Palizzolo, che comunque non parlava di interventi urgenti». 

Intanto saranno 19 i ponti e i sovrappassi cittadini su cui sono previsti interventi imminenti, alcuni fattibili in house, col contributo del Coime, altri con l’aiuto dell’Anas. Annunciate anche cinque nuove strutture in corso di progettazione: il nuovo ponte sull’Oreto che collegherà l’area di Santo Spirito alla Guadagna, il nuovo svincolo Leonardo Da Vinci su viale della Regione, la riqualificazione dello svincolo Brasa e la realizzazione di due nuovi sovrappassi sullo stesso viale, sovrappassi che nasceranno anche su via Lanza di Scalea e via dell’Olimpo. E infine il nuovo ponte di Boccadifalco su via San Martino. Mentre saranno appartati entro l’anno i servizi per la progettazione del raddoppio di ponte Corleone, per svincoloe cavalcavia di Perpignano su viale della Regione e del nuovo viadotto sulla trincea ferroviaria della stazione Notarbartolo, prolungamento di via Rapisardi. 

Gabriele Ruggieri

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