Sicurezza, il report della polizia catanese per il 2017 Aumentati del 30 per cento arresti per reati di droga

Come di consueto, la polizia catanese stila un report sulle attività portate a termine nell’anno che va a chiudersi. E – accanto all’abnegazione degli agenti – emergono dati statistici particolarmente interessanti. Attinenti, però, alle denunce formali. Dunque, giusto per fare un esempio, le estorsioni denunciate sono sì diminuite rispetto al 2016 (da 34  a 16), ma non è detto che il fenomeno del racket sia in calo. Tenuto conto di questa nota di metodo, i numeri presentano in effetti dei segnali positivi. A partire dagli arresti perfezionati negli ultimi 12 mesi: sono 1367, con un incremento del 4,35 per cento. Le persone denunciate in stato di libertà sono 2855

Diminuiscono dell’otto per cento i reati compiuti: nel 2016 erano stati 8705, nel 2017 sono invece 7990. Il calo riguarderebbe in particolare i reati di natura predatoria, «che ormai – scrive la polizia in una nota – si contraggono sensibilmente da qualche anno». È il caso dei furti in appartamento, che passano dai 410 dello scorso anno ai 382 denunciati nel 2017. Un ragionamento simile si può fare per i furti d’auto: scendono da 605 a 530, il 12 per cento in meno. Gli arresti per furto sono 206, 9 invece per i casi di scippo. 

Calano, addirittura del 32 per cento, le rapine: nel 2017 sono 216, contro le 318 del 2016. Quelle in danno alle banche passano da 8 a 4, quelle perpetrate contro le gioiellerie scendono da 9 a 2, mentre i colpi piazzati contro tir e furgoni passano da 17 a 4. Le persone arrestate per rapina sono 117. In tutto, nell’anno in corso, sono stati commessi a Catania 7 omicidi, con 6 arresti. I tentati omicidi sono 8, a fronte di 9 arresti. 

Un altro settore da cui si possono trarre delle valutazioni incoraggianti è lo spaccio di droga: l’aumento di arresti (331 nel 2017) e sequestri tocca il 30 per cento. Numeri che sembrano il sintomo di una precisa strategia d’indagine, di una scelta, non certo di circostanze casuali. Anche i controlli preventivi sarebbero in crescita: in provincia oltre 510mila persone sono state identificate (più di 34mila a Catania). I veicoli ispezionati sono 188mila, di cui 117mila nel capoluogo. 

Superati i freddi numeri, la questura etnea passa in rassegna alcune operazioni che considera significative. Tra cui il servizio di sicurezza messo su per la celebrazione di Sant’Agata e quello realizzato a giugno, in piazza Università, in occasione di un concerto inserito nella Convention nazionale di Emergency. Con quest’ultimo che si presentava forse più delicato, perché avvenuto all’indomani dei disordini di piazza San Carlo a Torino, un caso che ha reso necessari dei profondi cambiamenti nel concetto di sicurezza durante gli eventi di massa. 

Nel report 2017 della polizia c’è poi un’appendice che riguarda le operazioni più importanti della Squadra mobile e della Digos. Del primo gruppo fanno parte l’arresto del latitante Concetto Bonaccorsi, capo bastone dei Carateddi, famiglia affiliata al clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, e le inchieste PenelopeWink. Quanto alla Digos, va ricordata l’azione di prevenzione anti terrorismo che ha portato all’espulsione di 7 persone, tra cui Sayed Yacoubi, a cui sono stati riconosciuti «frequenti rapporti» con Anis Amri, l’uomo che il 19 dicembre 2016 ha ucciso 12 persone (ferendone molte altre) nell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino

Marco Militello

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