Sicula Leonzio, la cura Diana funziona Il nuovo mister parte col piede giusto

Poco più di un mese fa, la Sicula Leonzio si rendeva protagonista in serie C avendo vinto due derby di seguito, in trasferta col Catania e in casa (allo stadio Massimino) contro l’Akragas. A distanza di poco più di quaranta giorni, molte cose sono cambiate in casa bianconera. Anzitutto la posizione di classifica, che sebbene non sia del tutto preoccupante, pone la squadra di Lentini in condizione di doversi guardare alle spalle per non rischiare. E soprattutto la guida tecnica: dopo il ko interno con la Paganese, infatti, la società ha deciso di voltare pagina esonerando Pino Rigoli e chiamando in panchina Aimo Diana, lo scorso anno al Melfi. E l’avventura dell’ex esterno di Brescia, Sampdoria, Palermo e Torino alla guida della Sicula Leonzio sembra essere partita nel migliore dei modi, con un successo esterno per 3-0 sul campo della Reggina.

«È una responsabilità importante che ho colto al volo – aveva spiegato il tecnico in sede di presentazione -. Avere la possibilità di lavorare con una società che a detta di tutti viene rimarcata come solida, con ambizione, che ha voglia di fare, che ha investito e che ha voglia di fare calcio, credo sia un privilegio davvero per pochi, che poche in Italia, e gli ultimi fatti lo testimoniano, possono vantare. Ho trovato grande entusiasmo, chiaramente è un momento di difficoltà sul campo perché altrimenti non sarei stato interpellato». Diana aveva anche avvisato i propri ragazzi: «Pretendo tantissimo dai miei calciatori, devono lavorare tanto nell’ora e mezza di allenamento perché siamo fortunati a fare questo lavoro. Questi ragazzi hanno potenzialità, le devono esprimere in qualsiasi maniera. Che sudino la maglia mi sembra scontato».

E la squadra sembra aver seguito alla perfezione i dettami del nuovo mister. Diana ha schierato i suoi con un 4-3-3 molto offensivo (modulo usato anche dal suo predecessore) con Narciso in porta, De Rossi, Camilleri, Gianola e Squillace a comporre la retroguardia, Esposito, Davì e D’Angelo in mediana e Bollino, Tavares e Gammone a formare il tridente. Le cose per i bianconeri si sono messe subito bene con il rigore trasformato al quarto d’ora da Bollino. Prima dell’intervallo il raddoppio firmato da D’Angelo su assist di Tavares, con il centrocampista che ha potuto addirittura festeggiare la doppietta personale al 75’, su servizio di Bollino.

Al triplice fischio, mister Diana non può che essere soddisfatto: «Chiara la soddisfazione ma in questa partita sinceramente il risultato non era l’aspetto più importante. La curiosità era quella di vedere in campo quelle cose che abbiamo provato e che in poco tempo si potevano vedere e che i ragazzi hanno fatto con grande intensità. C’è sempre da migliorare, il pensiero è già rivolto alla prossima partita perché, dopo una gara così, abbiamo bisogno di una conferma». Il tecnico bianconero spiega anche come ha preparato tatticamente la partita: «Abbiamo depotenziato la Reggina snaturando il loro gioco che è abbastanza diretto, sapevamo che le squadre di Maurizi giocano con la palla a terra, prediligono il gioco, questa è stata la nostra capacità laddove è venuta fuori una partita in cui siamo stati molto attenti in fase difensiva e pronti a sfruttare gli spazi concessi». Adesso, dunque, non resta che trovare quella continuità che consenta alla squadra di conquistare una salvezza tranquilla.

Luca Di Noto

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