Chi si attendeva un pronto riscatto dopo la sonora disapprovazione del Massimino in occasione della fortunosa vittoria contro la Virtus Francavilla è rimasto deluso. Il Catania continua a non variare spartito, mettendo ancora una volta in scena una partita priva di spunti e cambi di passo, in cui a colpire è la totale inoffensività della sua manovra. La difesa tiene botta, anche se la Sicula Leonzio ha messo seriamente alla frusta gli avversari, soprattutto nella ripresa. I fischi finali del pubblico di fede rossazzurra suggellano come la squadra di mister Andrea Sottil non riesca a venir fuori dalla spirale involutiva in cui è caduta.
Zero tiri verso la porta difesa da Polverino: questo il dato più evidente al termine di 45′ in cui il Catania è discreto solamente nel contenere le folate di una Sicula Leonzio che ha provato principalmente a pungere sfruttando i cross dalle fasce e i calci piazzati. Gia al 2′ i padroni di casa si rendono pericolosi: tiro-cross di Gammone e palo clamoroso, dopo una palla persa malamente da Bucolo che ha regalato un’autostrada al numero 24 bianconero. L’unico che ci prova è Angiulli, autore al 7′ di una conclusione però abbondantemente a lato. I ritmi sono subito altissimi, con il 4-3-3 varato da mister Vincenzo Torrente basato sulla costante aggressione degli avversari.
La grande intensità dei padroni di casa mette in difficoltà il 4-2-3-1 di mister Andrea Sottil, con Brodic-Angiulli-Manneh a sostegno dell’unica punta Marotta. Al 18′ rimessa in campo di De Rossi e splendida sforbiciata di D’Angelo a centro area, con palla fuori di poco. Il Catania non produce nulla: gambe che sembrano pesanti e azioni che si sviluppano in maniera troppo complessa e articolata, per poter fare male. I due esterni d’attacco Brodic e Manneh, poi, sembrano essere pesci fuor d’acqua: rossazzurri che poi continuano a rischiare molto sugli spioventi e le giocate su palla inattiva. Il primo tempo si chiude su un clamoroso svarione di Brodic che libera Gammone: il numero 24, in area, non riesce a trovare un compagno libero per il tap-in.
Nel secondo tempo ci si attende un Catania diverso, ma lo spartito rimane molto simile a quello della prima frazione. Aumentano, addirittura, le occasioni in cui la Sicula Leonzio sfiora la rete. Saranno ben cinque alla fine, contro nessuna dei rossazzurri. La sinfonia bianconera comincia al 46′, con il cross da sinistra di Juanito Gomez e il colpo di testa di Ripa a botta sicura: Pisseri è bravo a respingere. Un minuto dopo, il numero 12 etneo è miracoloso a sventare il sinistro a giro al limite dell’area del solito Juanito Gomez. I rossazzurri sbandano e reagiscono con una conclusione non irresistibile di Bucolo, deviata in angolo da Polverino.
Gomez si arrende per infortunio poco dopo e lascia spazio ad un ispiratissimo Sainz-Maza. Manneh ci prova con un sinistro potente ma alto, quindi nel giro di pochi minuti Sottil fa entrare Lodi e Curiale, per dare classe e sostanza. L’esperimento sembra riuscire, col Catania che alza il baricentro e pressa la Sicula. Questo predominio, però, non porta a nulla: Polverino è inoperoso, mentre la Sicula di rimessa continua a mettere in ambasce gli avversari. Al 74′ Sainz-Maza si coordina in maniera splendida, con una gran conclusione di destro a incrociare, fuori di poco. Dieci minuti dopo, Pisseri rischia di ripetere l’orrore di Bisceglie rinviando sul solito Sainz-Maza che prima conclude sul portiere, quindi lo scavalca: è bravissimo Ciancio a spazzare la palla sulla linea.
Il fantasista iberico continua ad essere imprendibile e, a tempo scaduto, tira fuori dal cilindro una conclusione da fuori a giro che esce a qualche centimetro dalla traversa. Finisce con gli applausi a scena aperta dei sostenitori di casa, chiaramente soddisfatti per una squadra che ha dato l’anima, rendendosi in molti frangenti superiore al più blasonato Catania. I tanti supporter venuti dal capoluogo etneo, invece, hanno fischiato ancora una volta i propri giocatori in maniera netta. Questo Catania continua a non convincere, confermando il quarto posto a due punti da Trapani e Rende. La Juve Stabia, pur pareggiando, rimane undici punti avanti: di questo passo, sembra veramente difficile ipotizzare un futuro aggancio.
Il tabellino
Sicula Leonzio-Catania 0-0
Sicula Leonzio (4-3-3): 22 Polverino; 16 De Rossi, 5 Laezza, 6 Aquilanti, 3 Squillace; 8 Esposito (73′ Cozza), 25 Marano, 27 D’Angelo; 30 Gomez (55′ Sainz-Maza), 9 Ripa, 24 Gammone (85′ Russo). Allenatore: Torrente
Catania (4-2-3-1): 12 Pisseri; 26 Calapai, 5 Silvestri, 4 Aya, 8 Scaglia (70′ Ciancio); 27 Biagianti (63′ Lodi), 21 Bucolo (63′ Rizzo); 19 Manneh, 6 Angiulli (70′ Curiale), 14 Brodic (46′ Barisic); 9 Marotta. Allenatore: Sottil
Ammonito: Esposito, Rizzo
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