Sicula Leonzio, cade record ma il sogno continua «Vogliamo riportare Lentini nel calcio che conta»

Cade il record di zero gol subiti, dalla serie A alla serie D, per la Sicula Leonzio. Dopo sei partite con la porta inviolata, domenica scorsa la squadra ha subito un gol in campo. «Mi dispiace aver perso questo primato – commenta Giuseppe Leonardi, patron della Sicula Leonzio – ma sono comunque orgoglioso della mia squadra». «Abbiamo perso il primato ma abbiamo vinto la partita – aggiunge Gianni Ricciardo, attaccante e capitano della squadra -. Nel calcio contano i punti e domenica ne abbiamo portati a casa tre, i record fanno sempre piacere ma a volte lasciano il tempo che trovano, noi continueremo comunque a difendere la porta».

La Sicula Leonzio nasce quattro anni fa dalle ceneri della vecchia Leonzio 1909, che più di 15 anni fa raggiunse la serie C. Successivamente, qualche tempo dopo, fallì spegnendo l’entusiasmo di tanti tifosi che avevano riposto in quella società tanta fiducia e speranza. Leonardi, partendo da zero, ha messo in piedi un campo e una squadra che guida il girone I della serie D

Un successo raggiunto grazie alla programmazione tecnica e all’impegno costante del mister Seby Catania, che si dice soddisfatto dei risultati ottenuti. «Quest’anno abbiamo rinnovato la squadra – spiega l’allenatore – i successi raggiunti sono merito dei ragazzi che sono riusciti ad integrarsi immediatamente con questa nuova realtà che, piano piano, sta riportando la città di Lentini nel calcio che conta. In questi ultimi anni abbiamo vissuto grandi soddisfazioni, mi fa piacere che si stia cominciando a parlare bene di Lentini, noi dobbiamo continuare a vincere per la nostra città e per i nostri tifosi, e riaccendere in questi ultimi la stessa speranza del passato nei confronti del calcio lentinese».

Il sogno dei giocatori è quello di riportare la Sicula Leonzio in serie C e confrontarsi pertanto coi professionisti. L’obiettivo, invece, è stupire e tenere il primato in classifica fino alla fine. «Bisogna restare coi piedi per terra – conclude Catania – man mano che andremo avanti ci scontreremo con squadre importanti, non facciamo voli perché in questo momento non serve a niente». Pare prospettarsi, quindi, un campionato duro e la partita di domenica prossima, contro la Cavese di Cava de’ Tirreni, rappresenterà un banco di prova notevole per la squadra che punta a crescere e fare sempre meglio, «emozionando ed emozionandosi», come afferma il difensore Antonio Orefice che conta di far entrare la Sicula Leonzio nella storia della città del leone.

Danilo Daquino

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