“Possiamo dividerci sul passato o unirci sull’idea di futuro. Così Erasmo Palazzotto, leader regionale di Sel, risponde all’intervista rilasciata da Fabio Giambrone sulle pagine di Repubblica di oggi, con la quale il segretario siciliano di Idv, bacchetta i vendoliani: “Diciamoci la verità: il centrosinistra in Sicilia non esiste” taglia corto Gimbrone “quindi Idv al momento non ha molti spazi di dialogo, con un Pd che ancora non ha fatto nulla di concreto per fermare il governatore Raffaele Lombardo, e con Sel che prima ancora di parlare di programmi annuncia il sostegno alla candidatura di Claudio Fava e nelle ultime amministrative ha sostenuto il Pd che inciuciava con Lombardo. Noi in queste condizioni non ci stiamo”.
Palazzotto gli tende una mano: “Apriamo subito il confronto sui contenuti tra le forze che non hanno sostenuto il governo Lombardo, un grande cantiere per il futuro della Sicilia nel segno del cambiamento e della discontinuità aperto alle forze migliori della società siciliana. Claudio Fava non è il candidato di SEL, gli hanno chiesto di candidarsi figure autorevoli della società civile per la sua storia ed il suo impegno civile che rappresentano la discontinuità e il cambiamento possibile – prosegue Palazzotto – noi vediamo in questa candidatura un’opportunità per il centrosinistra e per i Siciliani, chi non vuole coglierla non utilizzi SEL come scusa senza dire quale proposta avanza per la Sicilia e senza chiarezza sul terreno delle alleanze”.
“SEL su questo è sempre stata chiara – aggiunge l’esponente del partito di Vendola – siamo stati da sempre oppositori del governo Lombardo e riteniamo che l’UDC non sia una forza politica con cui possiamo condividere un progetto di cambiamento per la Sicilia, considerandola una forza che rappresenta la continuità con il sistema di potere che ha governato la Sicilia negli ultimi vent’anni e con l’attuale governo regionale, ci attendiamo altrettanta chiarezza dai nostri alleati sul futuro della coalizione”.
“A Palermo infine SEL ha scelto la coerenza ed il rispetto per lo strumento delle primarie, che proprio per questo oggi vogliamo usare solo se ci sono le condizioni – conclude Palazzotto – Orlando da solo ha dimostrato che si può vincere anche da soli se si incarna un’idea di cambiamento, oggi noi partiamo proprio dalla lezione Orlandiana, ci auguriamo che IDV voglia al più presto trovare con noi un confronto senza pregiudizi su questo terreno”
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