LO PRESENTA L’EX ASSESSORE REGIONALE GAETANO ARMAO. LA DENUNCIA DI FABIO TERESI (PD) PRESIDENTE DELLA QUINTA CIRCOSCRIZIONE DI PALERMO
Un esposto alla Procura di Palermo e alla Corte dei Conti della Sicilia verrà presentato oggi dall’ex assessore regionale Gaetano Armao e dall’associazione che presiede, ‘Open Gov’, per denunciare “il ritardo con il quale è stata bandita la gara per gli elicotteri per affrontare l’emergenza incendi in Sicilia”.
Ad annunciarlo è lo stesso Armao, avvocato amministrativista, che spiega: “Presenteremo l’esposto nei confronti del Presidente della Regione Crocetta e degli amministratori responsabili per i ritardi connessi alla pubblicazione di un bando a trattativa privata i cui costi sembrano essere il doppio del passato, per l’emergenza creata piuttosto che affrontata per un bando pubblicato il 17 giugno come se gli incendi fossero una novità”.
“Le montagne attorno alla città di Palermo bruciano – dice – la Regione guidata da un inetto bandisce la gara degli elicotteri per l’antincendio il 17 di giugno e senza che nessun giornale gridi allo scandalo”.
Sulla criticità del servizio anti incendio in Sicilia, l’altro ieri, proprio un giorno prima dei roghi che ieri hanno massacrato Palermo e la Sicilia, era intervenuta, per la secondo volta, la Protezione Civile. Che sollecitava la Regione a dotarsi di mezzi propri per affiancare i Canadair.
Sugli incendi che stanno funestando la Sicilia interviene anche Fabio Teresi (PD), presidente della V Circoscrizione di Palermo.
Ciò che sta accadendo in queste ore a Palermo – dice Teresi – è un disastro annunciato. La maggior parte degli incendi che stanno interessando intere aree della città, potevano e dovevano essere evitati.
Cè una documentazione – aggiunge l’esponente del PD – che dimostra che già a gennaio avevamo chiesto, attraverso una delibera della Circoscrizione, la pulizia di alcune aree del nostro territorio, segnalando che erano in stato di abbandono e colme di sterpaglie, a cominciare dallIstituto Zootecnico, ma nulla è stato fatto: le nostre richieste, ripetute a maggio, sono state ignorate. Credo ci siano gli elementi perché la Procura indaghi per colpa grave. Non è accettabile che nessuno si assuma la responsabilità di questi mancati interventi: se ci sono colpevoli, che paghino.
La Circoscrizione – conclude Teresi – ha fatto la propria parte, ma ciò che è accaduto dimostra la necessità di proseguire la battaglia politica per attribuire i poteri che spettano a questa istituzione.
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