Toni cordiali anche se qualche stoccata velata non è mancata. Questa la cornice alla visita del viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni. Atterrato in Sicilia per un sopralluogo alla Sibeg, l’azienda che ha sede alla zona industriale di Catania, specializzata nell’imbottigliamento delle bevande del colosso americano Coca Cola. Durante l’incontro, a cui hanno preso parte la presidente Maria Cristina Elmi Busi e l’amministratore delegato Luca Busi, con la presenza dei parlamentari nazionali Eugenio Saitta e Laura Paxia e della deputata regionale Jose Marano, il viceministro del Movimento 5 stelle si è soffermato sulla cosiddetta sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate contenuta nella manovra economica 2020 del governo giallo-rosso.
Un’imposta che, almeno nelle intenzioni iniziali, dovrebbe colpire a cascata importatori, produttori e consumatori finali. «Oggi mi trovo in questa azienda – sottolinea Buffagni prima del tour nello stabilimento – perché non si tratta di una manovra punitiva. Su questo strumento sarà utile confrontarsi per migliorare questa scelta anche se si tratta di una battaglia cominciata e che deve essere portata a termine». Nel mirino della manovra però non ci sono soltanto le bevande zuccherate ma anche imballaggi e prodotti monouso in plastica. Finiti al centro di una specifica tassazione che fa storcere il naso a molti, anche per il rischi a livello occupazionale, ma che dovrebbe aumentare le entrate statali per il prossimo anno fino a due miliardi di euro.
«La battaglia contro la plastica – prosegue il viceministro – riguarda tutto il mondo. Noi non possiamo tirarci indietro. Siamo però convinti di fare le cose in maniera graduale senza fare guerre a nessuno, abbiamo in bilancio un fondo per le riconversioni industriali e per la sostenibilità produttiva come nel caso della bioplastica. Non possiamo difendere l’ambiente scendendo in piazza con Greta e poi bloccare tutto». Sibeg, secondo i dati diffusi dalla stessa azienda, in Sicilia fornisce manodopera a quasi mille persone, indotto compreso, con un impatto economico nel 2018 di 48 milioni di euro. Numeri ripresi anche durante l’incontro con il viceministro a cui è stato più volte sottolineato il rispetto da parte dell’azienda dei dettami del ministero della Salute per quanto riguarda la produzione di bevande zuccherate.
Durante la mattinata il viceministro aveva visitato anche lo stabilimento della STMicroelectronics, sempre all’interno della zona industriale del capoluogo etneo. Durante l’appuntamento, a cui a preso parte l’amministratore delegato Giuseppe Notarnicola, è stata ufficializzata la progressiva acquisizione di St della società svedese Norstel, che sviluppa e produce fette in carburo di silicio. «Vi assicuro che il governo è a supporto di un’azienda importante per questo territorio – sottolinea Buffagni – e il sito di Catania è strategico per l’auto elettrica che è il futuro del mondo. Le assunzioni sono state fatte nel 2019 da quando siamo al governo, crediamo sia fondamentale proseguire e la mia presenza attesta questo».
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