All’ultimo Consiglio comunale, sul voto per l’adozione del regolamento per la rottamazione delle cartelle esattoriali, era mancato il numero legale e si era sollevato un vespaio di polemiche perché senza l’atto i cittadini non potevano ottenere sgravi fiscali e il Comune incassare liquidità. Grazie al decreto Legge varato dal governo, le amministrazioni inadempienti come quella etnea, hanno ottenuto una proroga fino al 31 marzo. Plauso da parte del sindaco Enzo Bianco: «Adesso il Consiglio potrà approvare un atto importante per molti catanesi». I gruppi Articolo 4 e Catania 2.0 hanno chiesto di inserire la votazione del regolamento in questione nella prima seduta utile, quella del prossimo martedì. «Per non perdere ulteriore tempo», precisano i due capogruppo, rispettivamente Giuseppe Musumeci e Giovanni Marletta.
«È passata la linea proposta con l’Anci di optare per l’allineamento con la scadenza per la presentazione dei Bilanci degli enti poiché molti Comuni non avevano fatto in tempo a provvedere», dichiara il sindaco di Catania nonché presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione dei comuni d’Italia tramite una nota ufficiale. Approvando la delibera si potranno adottare i provvedimenti per l’attuazione del Decreto fiscale 2016 che consente ai cittadini di pagare al Comune soltanto il dovuto, senza sanzioni e mora, rateizzando gli importi. Sul caso intervengono anche i consiglieri comunali dei gruppi di maggioranza Articolo 4 e Catania 2.0: «È il caso di portarlo subito in aula – dicono i capogruppo – Nel caso in cui non fosse ormai possibile inserire la votazione del regolamento per la seduta di giorno 14 febbraio, la richiesta è di programma un Consiglio specifico entro il venerdì immediatamente successivo».
«Teniamo a precisare – continuano Musumeci e Marletta – che, come già fatto in occasione dell’ultima discussione in aula sull’argomento, noi garantiremo la nostra presenza in aula. Auspichiamo, inoltre, che a differenza di quanto accaduto in precedenza, si evitino atteggiamenti dettati da logiche di posizionamento partitico». «L’argomento in questione non deve rientrare fra quelli su cui sia possibile dividersi fra maggioranza e opposizione perché interessa tutti i catanesi, al di là di simpatie e antipatie nei confronti dell’amministrazione Bianco», concludono i portavoce di Articolo 4 e Catania 2.0.
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