I GRILLINI SICILIANI SEMPRE PIU’ DECISI AD AFONDARE IL GOVERNO REGIONALE.
La battaglia tra il Movimento 5 Stelle e Rosario Crocetta si fa dura. I grillini, che si accingono a presentare la mozione di sfiducia al presidente della Regione (e questa è già la seconda volta che la presentano in due anni di legislatura), sanno che a Sala d’Ercole sarà difficile, se non impossibile, trovare 46 deputati disposti a votarla. Questo perché la maggioranza dei parlamentari regionali non ha voglia di interrompere la legislatura dopo due anni.
Secondo l’attuale legge elettorale, con la sfiducia al governatore, infatti, vanno a casa Governo e Ars. E poiché la prossima legislatura sarà composta da 70 deputati e non più da 90, molti attuali ‘inquilini’ di Palazzo non hanno alcuna intenzione di andare al voto, perché sanno che molto difficilmente rimetteranno piede, almeno da deputati, a Palazzo Reale.
Proprio perché è difficile che la mozione di sfiducia al Governo regionale passerà, io grillini hanno deciso di raccogliere le firme per le strade: una raccolta di firme popolare per invitare il presidente Crocetta a dimettersi. Il governatore, da parte sua, ha annunciato una contro manifestazione popolare in suo favore (ma quale ‘frazione’ del popolo siciliano dovrebbe sostenerlo?).
“Crocetta scende pure in piazza? – si chiedono divertiti i grillini – .Evidentemente, oltre a non avere senso del ridicolo, non ha nemmeno quello del pericolo”.
Quindi l’affondo ironico: “Considerato lo sfascio generale che ha causato, rischia di essere sbranato dalla gente. Noi in piazza, per la raccolta delle firme, porteremo cantanti ed artisti tassativamente a titolo gratuito: lui riuscirà a fare lo stesso o, come al solito, farà pagare i siciliani?”
La notizia che il presidente della Regione sta organizzando una sorta di contro sfiducia-day non ha colto di sorpresa i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars. “Ormai – dicono – siamo abituati a confrontarsi con un governatore senza idee e senza iniziative”.
“Ci ha copiato tante volte – aggiungono – questa è l’ennesima. L’unico rammarico è che non l’abbia fatto abbastanza per tenere a galla questa Regione. Questa decisione è comunque il segno che la nostra iniziativa ha lasciato il segno e lo farà ancora di più quando Crocetta sarà sommerso di una valanga di firme che invocano la sua rimozione”.
Intanto la macchina Cinquestelle dello sfiducia-day del 26 ottobre ha cominciato a scaldare i motori. Nei prossimi giorni partiranno le mail indirizzate verso tutti i meet-up dell’Isola per invitarli a preparare banchetti e gazebo in tutti i posti possibili. Lì sarà possibile firmare i moduli che “invitano” il governatore a farsi da parte.
Il clou della kermesse sarà comunque a Palermo, dove sarà allestito un palco che ospiterà cantanti ed artisti. La piazza potrebbe essere quella tanto familiare al governatore, ma che potrebbe rivelarglisi fatale: piazza del Parlamento.
Pochi metri più avanti, infatti, dentro l’austera Sala d’Ercole, Crocetta potrebbe vedere compiere il proprio destino, se la mozione di sfiducia contro di lui che il Movimento sta scrivendo, riuscisse ad essere più forte della colla che attacca la maggioranza dei deputati alle poltrone e ad una pesante busta paga.
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